Alessia Cammarota, polemica per la scelta alla nascita della figlia: «Pratica sconsigliata»

L'ex di Uomini e Donne ha scelto di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale di sua figlia rivolgendosi a una clinica privata

Alessia Cammarota, polemica per la scelta alla nascita della figlia: «Pratica sconsigliata»
Alessia Cammarota, polemica per la scelta alla nascita della figlia: «Pratica sconsigliata»
Lunedì 3 Luglio 2023, 17:30
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Alessia Cammarota sarà mamma per la terza volta tra poche settimane dopo aver raccontato i suoi problemi con la precedente gravidanza. L'ex di Uomini e Donne non solo ha perso il suo bambino, ma i medici le avevano detto che non avrebbe più potuto avere figli. Le cose fortunatamente sono andate diversamente, ma questa nuova gravidanza ha creato numerose polemiche. 

Nel corso un box, in cui ha risposto alle domande dei followers, ha toccato un tema delicato che ha infiammato la sua community.

L’influencer ha aperto uno spinoso argomento: la conservazione a scopo personale delle cellule staminali provenienti dal cordone ombelicale. Si tratta di una pratica non in linea con i dettami della comunità scientifica in quanto tali cellule dovrebbero essere donate alle banche dati nazionali in modo altruistico e non conservate per scopi personali. Alcune società private propongono però di conservarle ad uso esclusivamente personale affermando che ciò sia un’assicurazione sulla vita del bambino. 

La Cammarota ha scelto di affidarsi a un'azienda privata, taggandola anche, sollevando però molte polemiche. Stando a quanto dicono le stime del Ministero della Salute, oltre 34.000 mamme negli ultimi 9 anni hanno opato per conservare il cordone solo per il proprio figlio. Le staminali hanno la prerogativa di guarire o raddoppiare l’aspettativa di vita dei pazienti in attesa di trapianto per leucemia e gravi malattie del sangue. Va specificato però che per la scienza l'utilizzo delle proprie cellule sarebbe infruttuoso, in quanto potrebbero contenere la stessa alterazione che ha causato a sua volta la malattia.

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