​«Il mio capo mi ha chiesto di annotare quando vado al bagno e per quanto tempo: mi sono licenziata»

La ragazza racconta la sua storia e spiega perché è così difficile gestire un capo che vuole avere il controllo di ogni singolo dettaglio della vita dei propri dipendenti durante l'orario di lavoro

«Il mio capo mi ha chiesto di annotare quando vado al bagno e per quanto tempo: mi sono licenziata»
​«Il mio capo mi ha chiesto di annotare quando vado al bagno e per quanto tempo: mi sono licenziata»
di Hylia Rossi
Venerdì 10 Novembre 2023, 19:17
3 Minuti di Lettura

Una figura che si è fatta ancora più popolare con il diffondersi dello smartworking, vale a dire il lavoro da remoto, è quello del micromanager. L'emergenza Covid ha senza dubbio dato una spinta sostanziale all'evoluzione del mondo del lavoro e mentre in alcuni casi la possibilità di svolgere le proprie mansioni direttamente da casa è visto come un cambiamento positivo, le dirigenze si trovano spesso in difficoltà per la mancanza di un controllo diretto sui propri dipendenti. 

Ed è per questo motivo che in molti casi ci si ritrova con un capo particolarmente zelante riguardo la gestione del tempo dei propri impiegati, tanto da arrivare a scrivere quante volte vanno in bagno e per quanto tempo.

Nel caso di Kate, ciò ha portato una frustrazione tale da arrivare a licenziarsi. 

@8kateee Our team bonding was everyone talking about the crazy sh!t she did #micromanager #workplaceproblems ♬ original sound - Kate

Un problema crescente per molti lavoratori ed espresso una volta per tutte da Kate in un video, pubblicato su TikTok, che in poco tempo ha raggiunto e superato il milione di visualizzazioni. La ragazza racconta la sua storia e spiega perché è così difficile gestire un capo che vuole avere il controllo di ogni singolo dettaglio della vita dei propri dipendenti durante l'orario di lavoro. 

La ragazza mette in chiaro sin dall'inizio qual è stato il motivo delle sue dimissioni: «Ho lasciato il lavoro solo ed esclusivamente a causa del micromanager. Mi piaceva il lavoro, l'azienda e ogni altra persona impiegata lì».

Tuttavia, è importante, a suo dire, rispettare determinati limiti quando si ha a che fare con gli altri, anche se si tratta di un dipendente: «Se il mio stato su Teams diventava giallo per cinque minuti, che mi sembra un tempo ragionevole per andare in bagno, mi mandava una mail». Sull'applicazione Microsoft Teams, spesso utilizzata per lo smartworking, il simbolo che indica lo stato dell'utente diventa automaticamente giallo dopo tre minuti di inattività. 

Le mail inviate a Kate mentre era in bagno, inoltre, avevano la ricevuta di lettura e quindi avrebbero informato la micromanager non appena la ragazza l'avesse aperta. «Alla fine, ha addirittura chiesto di compilare un documento per indicare le pause per andare al bagno», dichiara.

Dopo un evento dedicato agli impiegati, per di più, la micromanager ha chiesto all'intero ufficio per quanto tempo Kate fosse rimasta. Dai commenti al video sembra chiaro che Kate non sia l'unica ad aver dovuto fare i conti con un micromanager: «Ormai sono stata licenziata ma il mio micromanager faceva il mio lavoro e si cronometrava per controllare se fossi abbastanza veloce», «Il mio ex micromanager mi mandava mail ogni 30 minuti chiedendo un report di ciò che avessi fatto nei 30 minuti precedenti».

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