NEW YORK - Nell’anno magico della candidatura a Patrimonio Unesco della Cucina Italiana: Il Culto Italiano.
Più che un progetto di lavoro, una missione di vita. Il sogno di due soci, il napoletano Corrado Cervelli e il romano Giovanni Massaro. Rispettivamente dal Vomero e dalla Magliana, dritti fino a New York, fino in America.
E con tutto il rispetto per chi fa brillantemente ristorazione alla maniera tradizionale, loro non hanno un locale, ma si muovono un po’ alla maniera proverbiale, della montagna che va da Maometto.
La “montagna” è tutto ciò che di buono, di autentico e di assolutamente delizioso, la Cucina Italiana è in grado di offrire, declinato in tutte le loro proposte più squisite e pure più estetiche.
Il protagonista, invece, è il loro cliente tipo: il grande politico o la celebrity o il top manager di una città incredibile, indescrivibile. Nel suo attico o nel suo appartamento o nella sua villa, che sia per un evento o per un compleanno o per una più semplice “carezza”. Un servizio di catering a domicilio che diventa un Culto, appunto. Un modo di portare Napoli, la Campania e l’Italia intera fino dentro al cuore della Grande Mela.
Per quanto giovani, in particolare con Corrado che vanta soltanto 30 anni, i due sono già noti, e professionalmente corteggiati. Non serve un elenco di nomi, e non considerano corretto farne, proprio per la dimensione domestica e privata del loro lavoro.
Ma insomma, tengono in agenda una schiera di senatori, di deputati, di imprenditori. «Di amici», come amano sottolineare a ogni passaggio.
Sì, perché averli visti all’opera consente di cogliere un aspetto fondamentale: insieme al cibo più pregiato, Il Culto Italiano porta proprio l’Italia.
L’atmosfera, le mille e più parole, la simpatia.
E non quella di ieri, non la caricatura che hanno in testa certi americani. Ma quella di oggi, quella più vera.
Questo si sente ed è esattamente così che arriva il successo: con un progetto di lavoro che diventa una missione di vita. Con un sogno, tutto italiano, che diventa il Sogno Americano.