«Mio figlio maltrattato», e la mamma aggredisce la maestra a Torre del Greco

Mamma e nonna irrompono in classe per vendicare un bimbo di 4 anni

La maestra aggredita a Torre del Greco
La maestra aggredita a Torre del Greco
di Teresa Iacomino
Giovedì 25 Gennaio 2024, 08:26 - Ultimo agg. 10:55
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Convinta che il figlio venisse maltrattato dall'insegnante, si presenta a scuola spalleggiata dalla madre e aggredisce la maestra. Finisce con una docente costretta a ricorrere alle cure mediche, una collega preoccupata perché si sente minacciata, l'inevitabile denuncia alle forze dell'ordine e l'annunciato ricorso alle vie legali l'ennesima aggressione ai danni di insegnanti della scuola pubblica in provincia di Napoli. Teatro dell'ultimo caso la scuola materna ed elementare Don Bosco, istituto di via del Clero che insieme alla media Francesco D'Assisi costituisce una delle scuole con più allievi e attive di tutta Torre del Greco, grazie anche all'operato della dirigente scolastica Rosanna Ammirati. Che proprio ieri ha organizzato una riuscita manifestazione legata al giorno della memoria all'interno del cineteatro Corallo.

L'aggressione ai danni dell'insegnante si è verificata proprio durante le ultime fasi di preparazione all'iniziativa quando all'ingresso della scuola materna si presentano due donne.

Si dirigono spedite in una classe: si tratta, da ciò che raccontano alcuni testimoni, di madre e nonna di un alunno di quattro anni, al primo anno di frequentazione alla Don Bosco dopo essere arrivato da un'altra scuola (dalla quale sarebbe andato via, da ciò che trapela nei corridoi dell'istituto, per diverbi legati alla condotta scolastica). La convinzione delle donne è che il piccolo sia vittima di maltrattamenti da parte di una delle due insegnanti che si alternano dal mattino alle 16. Di fronte le due si trovano però l'altra maestra. Ma questo a loro poco importa: partono le rimostranze, urlate davanti a tutti i bambini e facili da ascoltare anche da chi è presente negli altri ambienti.

A nulla valgono i tentativi di dare spiegazioni da parte della docente presente in quel momento. Il passo successivo è l'aggressione: l'insegnante è raggiunta da alcuni schiaffi, con qualche altro colpo che va a vuoto. Portata a termine la loro azione, le due donne vanno via. La docente, in evidente stato di choc, viene soccorsa e portata al pronto soccorso dell'ospedale Maresca, dove le vengono diagnosticate ferite guaribili in pochi giorni, oltre ad un'evidente alterazione emotiva. 

Passano poche ore e l'accaduto viene messo nero su bianco in una denuncia. Un giro di telefonate permette alla vittima dell'aggressione di contattare anche il legale che si occuperà di seguire le procedure giudiziarie. Una vicenda che diventa di dominio pubblico, tanto che anche ieri prima del convegno promosso per commemorare le vittime dell'Olocausto alla presenza, tra gli altri, del sindaco Luigi Mennella, dell'assessore regionale all'istruzione Lucia Fortini e della vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia, c'era chi parlava del fatto avvenuto alla Don Bosco.

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Non si sottrae a commentare la vicenda la dirigente Rosanna Ammirati: «Sono otto anni che dirigo l'istituto le parole della preside del comprensivo Don Bosco-D'Assisi e mai nessun genitore si è lamentato dell'operato dei nostri insegnanti. Anzi, dico di più: ho sempre avuto sollecitazioni dai papà e dalle mamme dei nostri giovani iscritti affinché fossero affidati alle attenzioni di queste insegnanti». Ieri all'appello mancavano entrambe le insegnanti finite al centro della vicenda: quella a cui erano dirette le iniziali invettive, inevitabilmente turbata dalla situazione, e la collega ferita e pronta ora a trascinare due donne in tribunale.

«La scuola prenderà sicuramente una posizione netta assicura la dirigente scolastica Ammirati . Siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale procedimento giudiziario». 

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