Cumana a Baia, ricominciano i lavori: apertura entro il 2024

L'opera si era fermata 10 anni fa

Entro il 2024 sarà aperta la stazione della Cumana a Baia
Entro il 2024 sarà aperta la stazione della Cumana a Baia
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 15:56 - Ultimo agg. 17:26
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L'Ente Autonomo Volturno ha riaperto questa mattina il cantiere della stazione di Baia, alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Una vicenda che aveva visto un'interruzione di quasi dieci anni. Con un contenzioso giudiziario tra il Commissario Straordinario di Governo e la ditta concessionaria nato nel 2012 e chiusosi soltanto qualche mese fa.  

I lavori di completamento della stazione a partire da quanto realizzato fino all’interruzione del 2012, illustrati dal presidente di Eav, Umberto De Gregorio, prevedono poi tra l’altro la realizzazione della variante per la seconda uscita sul lungomare di Baia e una serie di opere complementari di arredo urbano, park & ride, piazzola di sosta e fermata bus.

La stazione darà modo ai turisti di arrivare al parco sommerso di Baia e agli altri innumerevoli monumenti della zona. 

Il progetto esecutivo approvato nel 2003, intanto, è stato aggiornato. Basti pensare che le opere sono iniziate venti anni fa con la dismissione della vecchia stazione in piazza De Gasperi per costruirne una nuova poco distante, in via Montegrillo. I primi interventi hanno svelato scoperte archeologiche, a pochi passi dalle Terme di Baia: infatti sono stati riportati alla luce reperti di epoca romana dell’antica Baiae, da esporre lungo le pareti della fermata. E così si potranno ammirare sette sepolcri risalenti al primo secolo avanti Cristo emersi durante gli scavi del sottopassaggio.

I lavori, fermi da dieci anni all’85%, prevedono tra le altre cose le rampe di accesso, gli impianti di videosorveglianza, un percorso sotterraneo che conduca all’esterno nei pressi del molo e della piazza. Decine di milioni di euro sono stati spesi finora, per completare la fermata ne sarebbero previsti altri 25 milioni. Tra un anno e mezzo, come ha ricordato De Luca,  dunque, Bacoli potrebbe contare sulla nuova fermata di Baia. Un obiettivo conseguito grazie alla collaborazione tra Regione e Comune di Bacoli, fortemente richiesto da residenti e da comitati civici per ottimizzare i collegamenti con Napoli. Per i pendolari e i turisti che «potranno raggiungere più facilmente le meraviglie paesaggistiche, archeologiche e culturali della città – aveva affermato quando si seppe della notizia il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione - Baia è lo snodo principale, la porta d’ingresso».

Il progetto fu approvato nel 2003, ora la Regione prevede che in poco più di un anno e mezzo si concluda, entro il 31 dicembre 2024. L'opera parte da quanto realizzato fino al 2012 e riguarda anche l'adeguamento normativo dei sistemi di accesso e dei percorsi interni alla stazione, l'adeguamento degli impianti tecnologici, l'apertura dell'uscitadal sottopasso alla via Terme Romane. 

«Abbiamo riaperto - spiega Luca Cascone, presidente della commissione trasporti del Consiglio regionale della Campania - il cantiere per l'ammodernamento e la riqualificazione della Stazione Eav di Baia, lungo la Linea Cumana. I lavori ripartono con una prima fase di intervento per le opere di completamento della stazione a partire da quanto già realizzato e di adeguamento normativo dei sistemi di accesso e dei percorsi interni alla stazione, per poi procedere all'adeguamento degli impianti tecnologici e all'apertura dell'uscita emergente dal sottopasso alla via Terme Romane. Il completamento della Stazione di Baia si inserisce nel massiccio programma complessivo di interventi infrastrutturali sulla Linea Cumana per garantire un miglioramento della qualità della vita ai cittadini dell'area, con l'obiettivo di una drastica riduzione della mobilità veicolare privata attraverso il rafforzamento della rete di trasporto che percorre il territorio, garantendo, nel contempo, il potenziamento della sicurezza della porzione di territorio peninsulare dei Campi Flegrei dai rischi sismico, vulcanico, idrogeologico presenti sul territorio».

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Ad attuare il progetto è l'Eav che subentra alla presidenza della Giunta Regionale della Campania e potrà realizzare le opere con i fondi già pronti che nella prima fase sono di 28,3 milioni di euro. Si parte dal 60% di lavori già realizzati.

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