Garteur, il forum internazionale dell'aeronautica all'Accademia di Pozzuoli

L'’Italia come paese ospitante del forum grazie al ruolo del Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale

Garteur all'Accademia Aereonautica di Pozzuoli
Garteur all'Accademia Aereonautica di Pozzuoli
Venerdì 6 Ottobre 2023, 13:20 - Ultimo agg. 15:19
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Garteur (The group for Aeronautical Research and Technology in Europe) è un importante forum di ricerca e collaborazione europeo in campo aeronautico, con l’obiettivo di supportare e massimizzare la ricerca e la competitività europea nell’industria di settore.

Fondato nel 1973, giunge oggi al 50esimo anniversario e vede la partecipazione attiva delle sette nazioni europee più all’avanguardia in termini di ricerca ed innovazione in ambito aeronautico: Francia, Germania, UK, Italia, Olanda, Spagna, Svezia.

Per l’edizione 2023, l’Italia si pone come paese ospitante grazie al ruolo di Cira, Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale, e presidente di turno del Garteur, che conduce il Programma Nazionale di Ricerca in ambito Aerospaziale (ProRa), grazie al ruolo attivo del Ministero dell’Università e della Ricerca, e di tutti gli stakeholder istituzionali, avendo peraltro come socio di riferimento il CNR ed altri soci rilevanti la Regione Campania, in via indiretta, e le più rilevanti imprese aeronautiche e spaziali italiane, in via diretta, (Leonardo in primis, che ha assunto un ruolo determinante anche in questo Garteur, con Marco Protti e Luca Medici).

Cira porta questo importante anniversario di Garteur in Italia, presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, che si pone come polo d’eccellenza a livello nazionale ed internazionale. Il dibattito, introdotto dal comandantegenerale Luigi Casali, dall’assessore Valeria Fascione, e dagli esponenti del Cira riguarda sfide ampie e di assoluta attualità, partendo da una ricerca in ambito ambientale e di aviazione green (strettamente connessa all’obiettivo 2050 del Green Deal), studiando le misure da intraprendere in modo congiunto in ambito di difesa e sicurezza, fino ad arrivare alla definizione delle nuove modalità di mobilità, come risposta concreta alla urban congestion.

Il presidente del Cira, Antonio Blandini, afferma «questi obiettivi devono essere raggiunti in tempi brevi, le iniziative green sono numerose» e continua «è prevista innanzitutto una significativa transizione dei sistemi propulsivi degli aerei a breve e medio raggio, passando dalle tradizionali ad una soluzione elettrica, ibrido-elettrica, idrogeno e Saf (Sustainable aviation fuel).

Questa transizione può avvenire sia attraverso l'adozione di soluzioni di propulsione mista, che combinano i sistemi tradizionali con quelli elettrici o ad idrogeno, sia attraverso l'implementazione di sistemi completamente elettrici o completamente ad idrogeno».

Blandini precisa: «Nel contesto dell'idrogeno, è fondamentale sviluppare infrastrutture che sono già in costruzione in altri paesi, mentre in Italia sono ancora in fase di discussione. Ci sono progetti infrastrutturali da realizzare, sia aeroportuali che in volo. Per quanto riguarda le tempistiche si mira ad industrializzare un veicolo ibrido-elettrico entro il 2035, mentre a livello comunitario si mira a zero emissioni entro il 2050. Questi temi sono al centro delle discussioni in corso». Il presidente continua «Inoltre, si sta discutendo dell'utilizzo dei droni sia come mezzi di trasporto materiali per raggiungere luoghi difficili da raggiungere altrimenti, sia come strumenti di difesa contro attacchi di droni terzi. L'impiego di droni senza pilota fisico, ma controllati da sistemi automatici, sembra ancora una realtà virtuale lontana, ma è in realtà più vicina di quanto si possa pensare». 

Il dialogo si pone su tre livelli, legati agli interlocutori di volta in volta coinvolti: dal consiglio generale, cui partecipano i rappresentati istituzionali delle sette nazioni nominati dai ministeri competenti per la definizione delle macro linee guida, al coinvolgimento di centri di ricerca e aziende partner che entrano in dettagli più tecnici e funzionali, andando ad individuare modalità e processi di messa a terra.

Insomma, il futuro dell’aeronautica passa da Pozzuoli, dal Cira, dal Garteur, per un progresso efficiente e sostenibile dell’Europa intera.

Il presidente del Cira sostiene: «Siamo riusciti a portare il Garteur a Napoli perchè attualmente presediuto dal Cira. Tra due settimane abbiamo in programma “Ifar” (International Forum for Aviation Research), evento di importanza mondiale che si svolgerà dal 17 al 20 ottobre a Napoli. Si tratta di un forum a livello mondiale tra i maggiori centri di ricerca. Si svolge una volta all’anno per definire gli obiettivi strategici e vede al tavolo più di 80 delegati. Si parlerà di: Advanced Air Mobility, cioè ridisegnare i temi di mobilità anche urbana a livello globale; safety; aviazione green; comodalità» e conclude asserendo «il settore aerospaziale in Campania e in Italia rappresenta un'importante bussiness e, allo stesso tempo, è essenziale per investire in un futuro più sostenibile e vicino alle nostre esigenze. 

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