Degrado a Napoli, pericoli nel Bronx di San Giovanni a Teduccio: «Iniziare subito i lavori»

Degrado a Napoli, pericoli nel Bronx di San Giovanni a Teduccio: «Iniziare subito i lavori»
di Alessandro Bottone
Giovedì 3 Dicembre 2020, 15:17 - Ultimo agg. 15:55
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Il maltempo peggiora le condizioni di vivibilità negli alloggi del Bronx di San Giovanni a Teduccio, ovvero le palazzine della periferia orientale di Napoli rese “famose” dagli enormi volti di Diego Armando Maradona e di Che Guevara che l'artista Jorit ha realizzato sulle facciate del complesso di edilizia residenziale pubblica. Nei giorni scorsi i residenti hanno avvertito i vigili del fuoco dopo l'ennesima caduta di calcinacci dall'edificio e, in particolare, dalla scala H.

Si attendono i lavori di riqualificazione delle diverse scale della cosiddetta “edilizia alta” di via Taverna del Ferro il cui progetto è stato approvato dal Comune di Napoli in linea tecnica ad agosto 2019 ed economica a giugno 2020.

Diversi gli interventi previsti: il rifacimento del manto impermeabile dei vani; il ripristino di ringhiere, cancellate, portoni e ballatoi con la sostituzione degli elementi degradati e la riverniciatura; la spicconatura dell’intonaco e la successiva tinteggiatura; nuovi infissi in alluminio anodizzato e una vetrata termoisolante; il rifacimento dell’impianto di illuminazione, la sostituzione dei citofoni e l'installazione delle lampade di emergenza. Previsti anche la rimozione dei pavimenti in ceramica e delle soglie e il rifacimento della pavimentazione in gres porcellanato con superficie antiscivolo. É quanto si legge negli atti redatti dall'azienda municipalizzata Napoli Servizi. 

Questo è quanto previsto per le scale A, C, E, G, I del complesso. Nella delibera, però, si legge che «tenuto conto della simmetria dei fabbricati, i medesimi interventi potranno essere realizzati anche per le scale B, D, F, H ed L utilizzando le economia di gara». L'importo dell'appalto è di 568mila euro coperto con un mutuo dell'amministrazione comunale con Cassa Depositi e Prestiti originariamente destinato alla realizzazione di un programma di recupero della zona. Si tratta di interventi indispensabili per la sicurezza dei numerosi residenti.

Da tempo amministrazione e residenti discutono anche sulla totale riqualificazione del Bronx di Napoli Est. Tre le ipotesi rispetto ai cinque milioni di euro provenienti da un vecchio finanziamento attivato dal Comune: la prima riguarda la ristrutturazione delle due “stecche” di alloggi; la seconda punta alla ristrutturazione di una sola “stecca” e alla demolizione dell'altra; la terza ipotizza la demolizione di entrambi gli edifici. In ogni caso occorrono ulteriori risorse economiche per un intervento di riqualifazione strutturale che deve tener conto della presenza di circa mille abitanti. 

Piogge e vento rappresentano eventi particolarmente minacciosi in quanto provocano infiltrazioni negli alloggi e distacchi di intonaco dalle zone comuni. «Questo che stiamo attraversando si prospetta l'ennesimo inverno difficile per chi abita in questi palazzoni dove le infiltrazioni di acqua sono all'ordine del giorno come il pericolo di crolli e di cedimento ballatoi» afferma Rosaria Liccardi del comitato ex Taverna del Ferro che da tre anni si batte per migliorare le condizioni di vita dei cittadini di San Giovanni a Teduccio. «Al Comune di Napoli - evidenzia Liccardi - sono sbloccati 5 milioni di euro dedicati solo alla riqualificazione dei palazzi alti di Taverna del Ferro: una battaglia che come comitato abbiamo affrontato anche con momenti duri e di scontro con l'amministrazione de Magistris. Ora è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti». L'attivista insiste sull'urgenza degli interventi da realizzare per la sicurezza degli abitanti: «Prima che una tragedia faccia piangere l'ennesima famiglia abbandonata - insiste Liccardi - devono iniziare subito i lavori di riqualificazione: non possono essere le beghe politiche ed i giochi di posizionamento per le prossime elezioni comunali a prevalere sulla vita e sulla sicurezza dei cittadini, risposte subito se no inizieremo noi a passare dalle parole ai fatti».

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