Pasqua, Vedi Napoli e poi Mangia: «Un viaggio nel gusto per scoprire l’identità della città»

Un mese ricco di appuntamenti, tra racconti, show cooking e degustazioni

Teresa Armato, insieme al sindaco Gaetano Manfredi e l’antropologo Marino Niola
Teresa Armato, insieme al sindaco Gaetano Manfredi e l’antropologo Marino Niola
di Alessio Liberini
Martedì 4 Aprile 2023, 16:41 - Ultimo agg. 16:59
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Un mese ricco di appuntamenti, tra racconti, show cooking e degustazioni, per promuovere e far conoscere a turisti e cittadini l’identità culturale di Napoli attraverso il suo grande patrimonio alimentare. Immergendosi nei tesori gastronomici, celebri in tutto il mondo, e nella storia della cucina partenopea.

È questo il lodevole obbiettivo della rassegna, promossa e finanziata dall'assessorato al Turismo e alle Attività produttive di Palazzo San Giacomo, «Vedi Napoli e poi Mangia». In programma dal 7 aprile al 7 maggio 2023. 

Quando si dice Napoli – spiega l’antropologo e supervisore della rassegna, Marino Niola – si pensa subito alle grandi specialità alimentari della città. Basti pensare che già nel Settecento gli stranieri che venivano qui erano attratti da questo cibo che sapeva di vita». Non ci poteva essere quindi miglior occasione delle festività pasquali - periodo per cui si prospetta già un vero e proprio boom di visitatori in città - per promuovere e far conoscere la cucina napoletana attraverso curiosità e aneddoti. Perché anche dietro una pastiera o un casatiello, solo due delle tante prelibatezze che non possono mai mancare nella tavola della Pasqua partenopea, c’è una fetta di storia dell’intera città. «Nel cibo – precisa Niola - ci sono scritte tutte le identità della città: dalla cucina aristocratica fino a quella popolare con le ricette di strada che hanno trasformato l’indigenza in eccellenza. Tanto è vero che oggi i “cibi poveri” di Napoli rappresentano i due comfort food più famosi del pianeta: la pizza e gli spaghetti. Con i turisti che arrivano in città proprio per mangiare. Come se il cibo fosse un monumento. Anzi si può dire che la pizza attrae come e forse più del Maschio Angioino». 

La rassegna "Vedi Napoli e poi Mangia" - presentata stamane nella Sala Giunta del Comune di Napoli dall’assessora al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato, insieme al sindaco Gaetano Manfredi, l’antropologo Marino Niola e Donatella Cagnazzo che con Tenevents curerà l'organizzazione degli eventi – punta infatti a valorizzare l’intero capoluogo campano attraverso un «viaggio del gusto» che dal centro cittadino arriverà anche nelle periferie di Partenope, da Agnano fino a San Giovanni a Teduccio. Per valorizzare, ancora una volta, una Napoli sempre più policentrica, grazie anche ad un calendario di ben 15  appuntamenti a ingresso libero su prenotazione a cura degli organizzatori, consultabile sul sito eventbrite.

«L'obiettivo – dichiara il primo cittadino Gaetano Manfredi - è raccontare Napoli e la sua identità culturale a tutto tondo, piatti e ricette della tradizione sono espressione di un patrimonio alimentare tra i più apprezzati al mondo ed è importante che sia valorizzato e diffuso.

Buon cibo e buona musica accoglieranno i visitatori in città nelle prossime settimane, come Amministrazione proseguiremo in questa direzione per assicurare una programmazione turistica e culturale sempre più variegata e di qualità».

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Un format, quello di "Vedi Napoli e poi Mangia", che prevede in ogni appuntamento «il racconto della pietanza, l'approfondimento con chef ed esperti e poi degustazioni e musica». «Le ricette – racconta l’assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato - hanno un loro passato legato anche ad aneddoti e abitudini e frutto delle contaminazioni di popoli arrivati in città. Con racconti e approfondimenti in accoglienti chiese e spazi aperti come il Monastero delle Trentatre, la parrocchia di San Giovanni Battista a San Giovanni a Teduccio e le Terme di Agnano, analizzeremo questo e altri aspetti legati ai piatti tipici, con curiosità e vivacità. La cucina napoletana, che attira e piace tanto ai turisti, è frutto di una storia millenaria, una storia che va raccontata a chi sceglie la nostra città per le imminenti vacanze pasquali».

Al momento, secondo le stime dell’assessora al Turismo di Palazzo San Giacomo, solo nel weekend di Pasqua sono previste circa 200mila presenze in città. Un trend destinato ad abbattere i già felici risultati raggiunti nelle festività pasquali del 2022 quando a visitare Napoli arrivarono circa 140mila viaggiatori.

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