Napoli, le scuole di Pianura restano senza palestre: «Lo sport non deve morire»

Napoli, le scuole di Pianura restano senza palestre: «Lo sport non deve morire»
di Roberta Luppino
Sabato 26 Febbraio 2022, 17:06 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 09:00
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Sospesa nei giorni scorsi l’attività scolastica del complesso di via Torricelli a Pianura per inagibilità, l’Istituto ha ripreso la normale attività scolastica mantenendo però la palestra ancora chiusa alle attività extra scolastiche.

Un danno per i ragazzi di ogni ordine e grado e per le associazioni private che nel plesso svolgono diverse attività sportive anche a livello agonistico.

Il presidente della Municipalità Pianura-Soccavo, Andrea Saggiomo spiega così: «Nei giorni scorsi, la dirigente scolastica aveva segnalato alla Municipalità la presenza di un cattivo odore proveniente dall’ascensore della scuola. Inviata una squadra tecnica per valutarne la causa, si è riscontrato un problema alle fecali della scuola che, a seguito della rottura, sversavano liquami all’interno del vano fondazione dell’edificio scolastico. La scuola è stata così chiusa solo per pochi giorni per consentire i lavori di ripristino dei condotti fognari con annesso spurgo dei liquami. Al momento è in corso un’attività di monitoraggio poiché nel vano di uno dei pozzetti cementati è stata rinvenuta dell’acqua.

Bisogna adesso verificarne la provenienza: se l’acqua presente sia dovuta solo a un fenomeno di condensa oppure c’è un problema più grave come, appunto, un’infiltrazione. L’attività sportiva è quindi ferma per il controllo dei pozzetti aperti. Nei prossimi giorni i tecnici potranno verificare e chiarire la problematica e, se il pozzetto risulterà asciutto, si potranno riprendere le normali attività sportive scolastiche ed extra scolastiche».

Un segnale importante quello del presidente Saggiomo che questa mattina ha personalmente incontrato i rappresentanti delle associazioni sportive per chiarire la problematica: «La carenza di strutture pubbliche sportive per le associazioni del quartiere, rappresenta un motivo di disagio per la collettività. Come rappresentate delle istituzioni c’è tutta l’attenzione rivolta sia verso la sicurezza di tutte le scuole del quartiere, sia verso le realtà sportive poiché rappresentano realtà sane che vanno salvaguardate. Nel caso in cui l’esito del sopralluogo determinasse la necessità di un intervento, è chiaro che non se ne possono stabilire, al momento, le tempistiche».

L’Asd Polisportiva Pianura, l’Asd Progetto Pianura e l’Asd Sporting Club Pianura, dal canto loro, sono pronte a una collaborazione fattiva con le scuole. Mario Nappi, presidente Polisportiva Pianura, spiega che il timore più grande per le associazioni è proprio il tempo. «Aspettare anche quattro mesi sarebbe un problema, un anno è davvero una catastrofe. Già oggi le squadre agonistiche, come nel caso delle mie ragazze di pallavolo, sono costrette ad andare a giocare altrove, con un notevole esborso economico. In quanto associazioni, vorremmo solo che si possa risolvere tutto in tempi celeri, contribuendo anche alle spese, ma avendo da parte delle scuole delle garanzie che ci possano tranquillizzare sulla continuità delle normali attività sportive, così come accadeva negli anni precedenti. La mancata solerzia nel risolvere il problema significa lasciare i ragazzi, i bambini per strada, in una zona – quella di via Torricelli – particolarmente sensibile alla microcriminalità».

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Paolo Fusco, presidente Sporting Club Pianura, da trent’anni presente sul territorio aggiunge: «Attualmente su cinque palestre scolastiche pubbliche, quattro sono chiuse. L’unica su cui convergevano tutti i giovani del quartiere, tra i 10 e i 30 anni, era proprio la palestra del plesso Torricelli. Quattordici squadre agonistiche cessano di vivere, diventa impossibile spostarsi tutti al Polifunzionale di Soccavo, sia per una questione economica, ma anche, e soprattutto, per una questione organizzativa. Duecento bambini, alcuni con diverse abilità, vengono accolti nelle associazioni. La palestra Torricelli era rimasta l’unico presidio di civiltà e legalità della zona. In un quartiere dove non c’è un cinema, né un teatro, lo sport rappresenta l’unica ancora di salvezza che aggrega i giovani del territorio».

Un timore, quello delle associazioni, ma anche dei genitori, specie di quelli con figli con diverse abilità, che nasce proprio dall’abbondono delle palestre che hanno preceduto la chiusura dell’ultima, un timore legittimo causato anche dalle precedenti istituzioni. 

In attesa della valutazione tecnica, le associazioni sportive hanno intanto presentato richiesta di un tavolo tecnico coi dirigenti scolastici al fine di poter unire energie e risorse e sostenere progetti che consentano ai bambini di restare oltre l’orario scolastico per le diverse attività.

Tra l’altro, le associazioni hanno già corrisposto al comune i canoni di locazione sino al 31/05/2022 e questa chiusura oggi provoca ingenti danni e perdite economiche a tutte le figure coinvolte, come istruttori, dirigenti e agli stessi agonisti.

Attualmente la palestra di via Torricelli, rappresenta l’unica possibilità, l’unica speranza, per i giovani del quartiere e per lo sport. 

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