Asl Napoli 1, la dirigenza dichiara lo stato di agitazione: Pronto soccorso in ginocchio

La replica del manager: «Stiamo procedendo, protesta strumentale»

Asl Napoli 1, la dirigenza dichiara lo stato di agitazione
Asl Napoli 1, la dirigenza dichiara lo stato di agitazione
di Ettore Mautone
Martedì 6 Febbraio 2024, 19:45
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Pronto soccorso aziendali prossimi ormai al collasso, adeguamenti contrattuali per chi lavora in prima linea al palo così come la retribuzione di risultato, regolamento per la graduazione degli incarichi dirigenziali inapplicato, contrattazione integrativa sospesa, mancata erogazione delle indennità di cui al fondo Inail: sono questi alcuni dei i motivi che spingono l’intersindacale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria della Asl Napoli 1 a dichiarare lo stato di agitazione.

Oltre un centinaio di camici bianchi hanno partecipato all’assemblea fissata oggi all’Ospedale del mare a cui hanno partecipato i leader sindacali aziendali e regionali di Anaao Assomed, Cimo-Fesmed-Anpo, Fassid, Aaroi-Emac, Fp Cgil Medici e Dirigenti Sanitari Fvm, Federazione Cisl Medici
e Uil Fpl Medici.  
L’assemblea esprime «Profonda preoccupazione per la tenuta dei Pronto soccorso aziendali, prossimi ormai al collasso dopo anni di progressivo svuotamento delle risorse umane e di sostanziale inerzia della direzione generale nell’affrontare e risolvere la crisi». Dito puntato sul manager della Asl Ciro Verdoliva che avrebbe ignorato le proposte e le richieste di incontro del sindacato.

Lamentata da parte sindacale anche il mancato riconoscimento economico ai pochi operatori rimasti in prima linea ridotti ormai allo stremo. 

Sotto la lente anche il regolamento per la graduazione degli incarichi dirigenziali adottato nel mese di luglio 2023 e non ancora applicato. «Nonostante tanti dirigenti abbiano maturato da anni il diritto all’assegnazione degli incarichi professionali – spiegano all’unisono i sindacati - previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro di alta specializzazione e di altissima professionalità». Al palo anche la retribuzione di risultato relativa al 2022 che non è stata ancora erogata.  Richiesta anche l’immediata assegnazione degli Incarichi professionali così come indicato nel regolamento e, qualora vi fossero ulteriori impedimenti, la individuazione dei direttori medici di presidio quali responsabili del completamento delle procedure. Infine all’indice la Contrattazione integrativa di fatto sospesa e già partita con ritardo mentre mancherebbero i dati sulla consistenza di organico nei vari reparti e sugli eventuali residui per ciascun fondo con l’utilizzo analitico delle risorse per ciascuno fondo (posizione, risultato, disagio) con i relativi importi erogati e non sarebbero stati mai forniti.

Il manager della Asl Ciro Verdoliva rispedisce al mittente le accuse: «Quello di luglio è un risultato straordinario – avverte - perché in Asl Napoli 1 Centro non era mai stato fatto tale accordo. Dopo l'accordo abbiamo inviato la richiesta delle proposte ai direttori di struttura. Le abbiamo ricevute solo da qualche settimana e ci stiamo lavorando per concretizzare a brevissimo.  Sull'inerzia della direzione generale respingo questa accusa al mittente con determinazione, per noi parlano i numerosi procedimenti che abbiamo messo in campo e gli sforzi che stiamo facendo per aprire ma anche per non chiudere i Pronto soccorso. Tra l'altro abbiamo inviato una informativa sul Piano triennale fabbisogno personale 2022-2024 approvato da 10 giorni fa e non abbiamo ricevuto rilievi o proposte. Non mi sono mai sottratto ad un confronto costruttivo ne è prova l'Atto aziendale».

Le parti sindacali auspicanoun nuovo dialogo ricordando la gravissima carenza di Dirigenti medici nell’area dell’Emergenza e le aggressioni al personale sollecitando il conferimento degli Incarichi dirigenziali e all’attuazione delle norme contrattuali, con la doverosa costituzione degli Organi Consultivi previsti per il governo aziendale. Sostenere infine con i fatti le mancate gratificazioni professionali e incentivazioni sull’attività aggiuntiva, pilastro oramai della continuità delle cure, prevista per legge. «Chiediamo pertanto che venga assicurato un vero Piano Aziendale di Programmazione e Pianificazione, non legato alle sole parole e spot, per i tutti i Sanitari della dipendenza e convenzionati».

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