Napoli, denuncia al Vasto: «C'è il Coronavirus e gli stranieri macellano la carne in casa»

Pezzi di carne appena macellati appesi alle finestre
Pezzi di carne appena macellati appesi alle finestre
di Antonio Folle
Sabato 29 Febbraio 2020, 18:10 - Ultimo agg. 1 Marzo, 08:09
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Da qualche tempo transitare dalle parti del civico 40 di via Milano, nel quartiere Vasto, è davvero arduo. Stavolta a tenere banco non sono le pur frequenti risse tra extracomunitari che si verifica all'interno di un appartamento in cui grossi pezzi di carne macellata penzolano accanto a una finestra. L’odore pestilenziale ha attirato ieri pomeriggio nugoli di mosche e insetti per ore e ore.

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Secondo alcune voci, per ora non confermate, sembrerebbe che lo stabile sia abitato da alcune famiglie di stranieri che sono soliti macellare gli animali in casa, in spregio a qualsiasi regola del vivere civile e a qualsiasi pratica di igiene. La carne macellata, poi, finirebbe addirittura in alcuni ristoranti etnici nella zona di piazza Garibaldi, diversi dei quali sono stati già sanzionati negli scorsi giorni a causa della non tracciabilità della carne.
 

 

Non è la prima volta che la comunità di extracomunitari finisce sotto accusa per un modo di macellare gli animali che, almeno agli occhi degli occidentali, è definito “barbaro”. Qualche mese fa destarono scalpore e raccapriccio le immagini di una donna cinese che, proprio a via Milano, era intenta a “lavorare” alcune anatre da poco sgozzate, facendo colare sangue e interiora direttamente nei tombini. Pochi giorni fa, invece, altre polemiche nel quartiere a causa della folta presenza di “carrozzini” dove si preparano e si vendono cibi cotti senza alcun rispetto per le più elementari norme igieniche.

I regolamenti CE n. 853/2004 e CE n. 854/2004 disciplinano le modalità di macellazione e i controlli sanitari da effettuare sugli animali macellati. In nessun caso la carne da destinare al consumo umano, secondo i regolamenti europei vigenti in Italia, può essere esposta agli agenti atmosferici. Alla problematica del “giallo” sull’origine e la destinazione delle carni macellate – secondo alcuni potrebbe addirittura trattarsi di cani o gatti, ma più verosimilmente si tratta di oche e anatre – si aggiunge la psicosi Coronavirus che non ha risparmiato il Vasto, un quartiere dove la convivenza tra etnie dagli usi e costumi così diversi tra loro diventa sempre più difficile.

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