Agguato a Napoli, i giovani boss del Cavone dietro il ferimento di Pirozzi

Agguato a Napoli, i giovani boss del Cavone dietro il ferimento di Pirozzi
di Luigi Sabino
Sabato 19 Marzo 2022, 18:47 - Ultimo agg. 20 Marzo, 08:57
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Si torna a sparare nei Quartieri Spagnoli dove, questa notte, un 44enne con piccoli precedenti penali, è stato ferito da un colpo di pistola mentre si trovava all’interno della sua abitazione, in salita San Nicola da Tolentino. L’episodio sarebbe avvenuto poco prima delle tre quando due soggetti hanno bussato ad una finestra del terraneo dove abita Pasquale Pirozzi. Ad aprire le imposte, però, è stato il fratello che, convinto che si trattasse di amici del 44enne li ha fatti entrare nella piccola abitazione. In pochi secondi la tragedia.  Mentre uno dei visitatori immobilizzava il fratello di Pirozzi, il complice, estratta una pistola, verosimilmente una semiautomatica, ha fatto irruzione in camera da letto dove si trovava la vittima, ferendola con un unico proiettile al gluteo sinistro. Quindi la fuga dei due in sella a uno scooter mentre venivano allertati i soccorsi.

Sul posto, in pochi minuti, sono arrivate le volanti del commissariato Montecalvario.

Pirozzi è stato, quindi, trasferito in ospedale dove dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico perché la pallottola ha colpito l’osso. Le sue condizioni, ad ogni modo, non sono state giudicate gravi al punto che avrebbe già potuto fornire una prima ricostruzione dell’accaduto agli agenti. Ricostruzione in cui ci sarebbero alcuni elementi che potrebbero portare, presto, all’identificazione dei responsabili. 

I sospetti, infatti, puntano su alcuni giovanissimi malavitosi che operano nella zona del Cavone, roccaforte del gruppo criminale Lepre-Cianciulli, di cui sarebbero una diretta emanazione. Ancora non sono chiari i motivi del raid, che ha tutti i connotati di una punizione, ma per gli investigatori non è escluso che questo sia da considerarsi legato alle recenti fibrillazioni esplose tra alcune paranze di giovani criminali, desiderose di scalare i vertici della malavita. Fibrillazioni che avrebbero portato a ferimenti e regolamenti di conti tra i ras ragazzini dei Quartieri Spagnoli e del Cavone. 

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Solo pochi giorni fa, un’operazione congiunta di carabinieri e polizia, aveva portato all’arresto di sei giovanissimi, tra cui due minori, accusati di rapina aggravata, tentato omicidio e detenzione di armi. Si tratta, secondo gli investigatori, degli appartenenti a una delle due ‘paranze’ entrate in rotta di collisione per il controllo dei vicoli della kasbah. Alcuni degli arrestati, infatti, sono ritenuti responsabili di una sparatoria avvenuta nella zona di Montesanto e che aveva come obiettivo i rivali del Cavone. Non è tutto. Nel corso delle attività investigative è emerso che i giovani ras erano pronti a commettere anche un omicidio eclatante. Il bersaglio, in questo caso, era il gestore di una nota piazza di spaccio dei Quartieri Spagnoli. Il piano, tuttavia, sarebbe stato mandato in fumo dal tempestivo intervento delle forze dell’ordine che avrebbero bloccato due componenti del commando prima che entrassero in azione. Arresti che, ad ogni modo, non avrebbero messo un freno allo scontro tra baby ras.

Una situazione potenzialmente esplosiva, riferiscono fonti investigative, soprattutto perché i boss della vecchia guardia non sarebbero per nulla contenti dell’attenzione che questo scontro ha portato sui Quartieri Spagnoli e sulle zone limitrofe. Il timore, infatti, è che presto stese e ferimenti possano lasciare il posto agli omicidi, facendo ripiombare il centro storico di Napoli in una nuova guerra di camorra.

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