Napoli, immondizia alla fermata: il Comune cancella il percorso

Sulla palina del Viale Traiano un nastro rosso indica che non ci saranno più soste dei mezzi pubblici

Anche un wc abbandonato tra i rifiuti davanti alla fermata del bus
Anche un wc abbandonato tra i rifiuti davanti alla fermata del bus
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Giovedì 4 Aprile 2024, 23:31 - Ultimo agg. 6 Aprile, 09:41
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A Napoli una fermata del bus è stata «soppressa per monnezza». D'accordo, sembra un paradosso, un evento impossibile in una città dell'occidente nel 2024. Qualcuno di voi starà già gridando alla “fake news” e invece è quel che accade, oggi, nella terza città d'Italia. Per i più pignoli segnaliamo anche i dettagli del documento ufficiale che attesta la resa di fronte alla monnezza: si tratta di una nota dell'area “Infrastrutture di Trasporti - Servizio Trasporto Pubblico locale e Maas” del 2 aprile 2024, inserita al Protocollo Generale con il numero 304272.

Dunque la fermata numero 2606 del trasporto pubblico napoletano è stata soppressa: la palina si trova al Viale Traiano, ed è letteralmente circondata da cassonetti di immondizia e materiale vario abbandonato dai pirati dello sversamento: ieri mattina c'era anche un gabinetto mezzo spaccato, sistemato giusto di fianco alla fermata.

 

Il sindacato Usb ha segnalato, la settimana scorsa, che gli autisti erano in difficoltà perché i passeggeri non riuscivano a scendere in mezzo a tutta quella schifezza.

Dopo la segnalazione il Comune cosa ha fatto secondo voi? No, non ha mandato a ripulire la zona come chiunque avrebbe pensato di fare. Ha semplicemente predisposto una nota con la quale ha dichiarato soppressa la fermata della monnezza.

Dal servizio trasporto pubblico locale, che fa capo all'assessorato ai trasporti retto da Edoardo Cosenza, è stata diramata mercoledì una scarna nota indirizzata alla polizia municipale, alla polizia stradale, all'Anm, al Servizio viabilità e traffico del Comune e al sindacato Usb. Oggetto: richiesta soppressione fermata numero 2606 in via Traiano. Detto-fatto, ieri mattina sulla paline di quella fermata è stato piazzato un bell'autoadesivo rosso con la scritta “fermata soppressa”, e il problema è stato considerato risolto.

Nessuno ha pensato ad avvisare l'Asìa del problema, nessuno ha immaginato di chiedere un intervento di pulizia per consentire ai passeggeri dei bus di scendere senza inciampare nella monnezza. Più facile annullare la fermata e lasciare che i cumuli crescano liberamente.

«E' imbarazzante la soluzione messa in campo dal Comune - sospira Adolfo Vallini della segreteria regionale del sindacato Usb - nessuna soluzione, solo la cancellazione della fermata. E comunque le nostre rimostranze riguardano l'intera città di Napoli dove, fra auto in sosta selvaggia e spazi non adeguati alle norme, il 90% delle fermate è impossibile da affrontare». Sulla questione della messa a norma delle aree di sosta degli autobus, il sindacato Usb ha in animo altre azioni tese a condurre l'amministrazione locale sul terreno della sistemazione corretta degli spazi entro i quali consentire la corretta salita e discesa dei passeggeri senza che ci siano difficoltà, problemi e, soprattutto, pericoli.

La questione dell'immondizia che ha imposto la cancellazione della fermata del bus, è giunta solo per caso all'orecchio dell'assessore all'igiene urbana, Enzo Santagada, il quale sta cercando di acquisire le notizie necessarie (notizie che avrebbe dovuto ricevere con immediatezza dall'assessorato ai trasporti che sta gestendo la vicenda) per intervenire e cancellare la vergogna dei cumuli di rifiuti da quel luogo.

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