Napoli, nuova sassaiola contro un bus Anm: «Sicurezza a rischio, è inaccettabile»

In azione una banda di vandali contro la linea 182

Nuova sassaiola contro un bus Anm
Nuova sassaiola contro un bus Anm
di Antonio Folle
Giovedì 21 Marzo 2024, 12:42
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Sul fronte della sicurezza nel trasporto pubblico l'emergenza ormai è totale. Dopo i due raid ravvicinati di domenica sera, che hanno visto coinvolti due autobus dell'Azienda Napoletana di Mobilità danneggati a colpi di mazza a via Benedetto Brin ed al corso Garibaldi, nella tarda serata di ieri si è verificato un nuovo grave attentato ai danni di automezzo Anm.

Intorno alle 23 a via Paternum, nel quartiere periferico di San Pietro a Patierno, un bus della linea 182 è stato fatto oggetto di una fittissima sassaiola ad opera di alcun balordi che, immediatamente dopo il raid, hanno fatto perdere le loro tracce.

In quel momento, a parte il conducente, a bordo del mezzo non c'erano passeggeri e solo questo ha evitato una possibile tragedia.

I sassi scagliati contro le fiancate del bus, infatti, hanno letteralmente sfondato uno dei vetri posti tra la porta centrale e la porta posteriore, mandandolo in frantumi e investendo l'interno del bus con una enorme quantità di pezzi di vetro che avrebbero potenzialmente causare gravissime ferite ad eventuali passeggeri seduti. 

 

L'autista del bus, come da prassi aziendale, ha immediatamente arrestato la corsa e, dopo aver avvertito la centrale operativa, ha atteso l'intervento di una pattuglia della polizia di Stato per i necessari rilievi. Scarse le testimonianze e ancora più scarse le possibilità di arrestare i responsabili di un raid vandalico che si inserisce in quella che è a tutti gli effetti una vera e propria escalation di violenza cieca. Tra i lavoratori dell'azienda di trasporto pubblico - ma anche tra gli stessi passeggeri - il malumore comincia a serpeggiare. Gli episodi cominciano ad essere preoccupanti per numero e per violenza e solo per casi fortuiti finora non si sono registrati feriti gravi a bordo degli autobus.

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Sulla vicenda negli scorsi giorni aveva fatto sentire la sua voce il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli Nino Simeone, che ha annunciato di aver inviato al Questore, al Prefetto ed al Sindaco la richiesta di potenziare il sistema di videosorveglianza a bordo dei bus e su tutto il territorio cittadino. Simeone, inoltre, ha posto l'accento su quello che potrebbe essere un possibile "effetto emulazione" che coinvolgerebbe varie baby gang in una sfida perversa che ha per oggetto gli autobus dell'azienda di trasporto pubblico partenopeo. «Sono episodi che non possono passare sotto silenzio e sui quali bisogna porre la massima attenzione - afferma Nino Simeone - anche perchè mettono a serio rischio l'incolumità fisica dei lavoratori e degli utenti. E' necessario intervenire nella maniera più decisa possibile ed in breve tempo anche perchè temiamo di non trovarci più di fronte a semplici atti teppistici ma di fronte ad una vera e propria strategia». 

E la richiesta di interventi efficaci sul fronte della prevenzione e della repressione arrivano anche dagli stessi lavoratori, ormai precipitati in una vera e propria trincea. «Siamo di fronte all'ennesimo attentato alla sicurezza dei trasporti ed interruzione di pubblico servizio - ha dichiarato Adolfo Vallini del sindacato Usb lavoro privato - bisogna intercettare gli autori di questo ennesimo reato ed assicurarli alla giustizia. Inaccettabile che si continui a mettere a rischio la sicurezza dell'esercizio e l'incolumità del personale e degli utenti. Siamo stanchi - ha proseguito il sindacalista - di ricevere la solita solidarietà da parte delle istituzioni e dei gestori del trasporto pubblico locale. Servono azioni concrete, spesso annunciare e mai realizzate. Bisogna intensificare il controllo del territorio ed attuare misure di prevenzione idonee ad assicurare ambienti di lavoro sicuri. Basta slogan, vogliamo fatti non parole».

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