Napoli, incidente a piazza Amedeo, auto pirata travolge autista Anm

Il mezzo si trovava nella corsia preferenziale

Un'autobus dell'Anm
Un'autobus dell'Anm
di Antonio Folle
Giovedì 18 Gennaio 2024, 14:07 - Ultimo agg. 17:46
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Questa mattina intorno alle 9.15 un autista Anm in servizio sulla linea NC, istituita come sostitutiva della funicolare, è stato aggredito verbalmente e poi travolto da un pirata della strada. La sola colpa del lavoratore Anm è stata di chiedere all'automobilista di spostare la sua autovettura dall'area riservata allo stallo degli autobus.

Stando ad una primissima ricostruzione del lavoratore l'uomo ha prima duramente inveito contro l'autista "reo" di averlo disturbato mentre era al telefono e poi, successivamente, nel rimettere in moto il veicolo lo ha colpito violentemente, sbalzandolo indietro di diversi metri. Allertata immediatamente la centrale operativa Anm l'autista ha poi atteso i soccorsi ed è stato immediatamente trasferito all'ospedale Fatebenefratelli per ricevere le cure del caso e per sporgere regolare denuncia alle forze dell'ordine.

Le condizioni del lavoratore non sono note ma in ogni caso non dovrebbe essere in pericolo di vita.

Sconosciute, almeno per il momento, le generalità del pirata della strada che, dopo aver investito il lavoratore, si è allontanato a bordo della sua autovettura. Al momento - ma con ogni probabilità anche grazie alle testimonianze delle decine di persone che hanno assistito - si sa solo che l'aggressore guidava una Mercedes.

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La disavventura di questa mattina è solo uno dei tantissimi episodi di violenza che si registrano ogni giorno ai danni degli autisti dell'azienda di trasporto pubblico del Comune di Napoli. Le aggressioni verbali e i tentativi - per fortuna non sempre fruttuosi - di passare alle vie di fatto sono all'ordine del giorno e costituiscono un gravissimo problema non solo per l'incolumità fisica e psichica dei lavoratori, ma per l'intero espletamento del servizio. Con un personale non sempre in grado di riuscire a coprire le esigenze di servizio, infatti, ogni lavoratore costretto a restare a casa per infortunio a seguito di aggressioni rappresenta un ennesimo "buco" da coprire. Buco che si traduce spesso in corse saltate, soppresse o limitate. 

«Sono anni che segnaliamo l'impossibilità per gli autobus di atteraversare presso Piazza Amedeo a causa della sosta selvaggia - afferma Marco Sansone dell'Esecutivo Confederale Regionale USB Campania - non è la prima volta che gli autisti che non possono attestare lì con la linea NC, che sostituisce la Funicolare di Chiaia chiusa per manutenzione, vengono aggrediti da incivili che pretendono di fermarsi nell'area dedicata alla sosta dell'autobus senza essere nemmeno disturbati. Lavorare a Piazza Amedeo è diventato impossibile - continua Sansone -soprattutto per chi ha la necessità di effettuare un atto fisiologico tra un viaggio e l'altro, ma è diventato impossibile anche far salire e scendere i passeggeri in sicurezza. Senza l'intervento dell'Anm, alla quale chiediamo di costituirsi parte civile in questo caso - conclude poi il sindacalista - e della Polizia Municipale della zona, fatti come quelli di stamattina continueranno vergognosamente ad accadere nell'indifferenza di tutti».

Sulla vicenda è intervenuto Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti del Comune di Napoli: «Come prima cosa voglio esprimere la mia ferma solidarietà al lavoratore - ha detto - e mi auguro che dopo la sua denuncia alle forze dell'ordine si riesca a risalire all'identità dell'aggressore. Gli autisti di Anm sono in trincea e affrontano ogni giorno difficoltà di ogni tipo, dalla sosta selvaggia ai vari tentativi di aggressione denunciati più volte. Per questo è necessario intervenire e, in tal senso, ho intenzione di chiedere un maggiore sforzo a tutela delle donne e degli uomini che lavorano ogni giorno per garantire la mobilità dei napoletani e dei turisti. Il trasporto pubblico - continua il consigliere comunale - è un servizio essenziale e strategico per la nostra città. Bisogna fare in modo da mettere i lavoratori nelle condizioni di poter fare il loro lavoro nelle migliori condizioni possibili, magari installando a bordo sistemi di videosorveglianza che potrebbero fare da deterrente contro atti violenti e incivili che vanno combattuti con ogni mezzo».

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