Piazza Garibaldi, pulizie intime in strada sotto gli occhi dei passanti: «Ormai siamo una giungla urbana»

La denuncia dei comitati: siamo abbandonati dalle istituzioni

Piazza Garibaldi, pulizie intime in strada sotto gli occhi dei passanti: «Ormai siamo una giungla urbana»
di Antonio Folle
Sabato 12 Novembre 2022, 18:31 - Ultimo agg. 18:32
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Ancora scene da giungla urbana a piazza Garibaldi. Nelle scorse ore, come hanno denunciato ancora una volta i residenti della zona, un extracomunitario si è reso protagonista di atti osceni in luogo pubblico, scatenando l'ira dei passanti costretti ad assistere a scene indegne per una grande città europea. L'uomo, come testimoniano le immagini di un video diffuso sui social dal Comitato Quartiere Vasto, appoggiato ad uno degli ascensori della Linea 1, ha tirato giù i pantaloni e "armato" di una bottiglietta d'acqua ha lavato le parti intime incuranti della presenza di centinaia di persone in strada.

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La denuncia dei cittadini segue a distanza di una settimana una ennesima denuncia per un caso analogo. In quel caso, però, un extracomunitario senza fissa dimora aveva scelto lo spazio antistante uno dei più conosciuti negozi di piazza Garibaldi per espletare i suoi bisogni fisiologici e poi allontanarsi praticamente indisturbato. 

E le denunce di uomini e donne che consumano rapporti sessuali in strada, che si masturbano sotto gli occhi inorriditi dei passanti, che defecano all'esterno dei negozi o che occupano interi pezzi di strada con baraccopoli improvvisate - a via Torino è ritornato un grosso accampamento di clochard nonostante lo sgombero forzato di non molte settimane fa - sono praticamente all'ordine del giorno.

Una situazione che contribuisce non poco ad avvelenare un clima già teso da anni.

«Da qualche tempo - denunciano Adelaide Dario e Andrea Cristiani del Comitato Quartiere Vasto - il numero di persone che si dedicano ad atti di questo genere sta aumentando in maniera esponenziale. Viviamo in una giungla, costretti ad osservare atti osceni che si consumano in piena piazza, come se questi individui vivessero in maniera totalmente avulsa dal contesto. I residenti si sentono sempre più abbandonati dalle istituzioni e ormai anche gli appelli alla politica locale sembrano essere caduti nel vuoto. Se ci troviamo di fronte a persone che hanno problemi di natura psichica - continuano i due attivisti - allora le istituzioni devono intervenire con TSO anche a tutela della loro salute. Se invece ci troviamo di fronte a persone che agiscono così solo perchè sanno che nessuno farà niente allora per i cittadini di questo sfortunato quartiere non resta altro che arrendersi e pensare di andare a vivere altrove. La cosa certa - concludono gli esponenti del comitato - è che delle belle promesse di rinascita fatte in campagna elettorale non c'è più traccia e che ormai nemmeno più le segnalazioni e le denunce ufficiali bastano ad arginare il problema». 

La verità, ovviamente, sta nel mezzo. Se è vero che nella maggior parte dei casi, è altrettanto vero che il sistema dell'accoglienza fa acqua da tutte le parti. Mancano bagni chimici, mancano docce e, più in generale, la rete di assistenza non riesce a sopperire alle esigenze del popolo degli invisibili. 

Mentre si consuma il dibattito a distanza tra Italia e Francia circa l'accoglienza dei migranti in Europa, intanto, piazza Garibaldi, il quartiere Vasto e l'area di porta Nolana agonizzano tra puzzo di urine e di feci, con intere strade rese off limits da baraccopoli puntualmente sgomberate e altrettanto puntualmente ricostruite. 

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