In piazza a Napoli sotto la pioggia per «rivendicare i diritti dei loro figli». Sono le famiglie dei disabili che temono per l'assistenza ai loro ragazzi, che hanno protestato sotto la sede della regione Campania contro «i tagli agli istituti di sostegno ai disabili».
Anima della protesta il coordinamento delle associazioni per i diritti dei disabili che hanno esposto striscioni con le scritte: 'No ai decreti scure per disabili', 'No alle dimissioni forzate dei disabili' e 'La politica condanna i disabili'.
«È una politica disabile quella che non risponde alle richieste dei nostri ragazzi - ha detto Toni Nocchetti, presidente della Onlus Tutti a Scuola - e la Regione confonde le residenze sanitaria assistenziali, che sono per gli anziani, con i centri per i disabili».
Dal punto di vista della Regione viene in pratica demandato agli enti locali il compito di aprire centri diurni.
«Ma quanti ne apriranno? Nessuno», ha sottolineato Nocchetti.
Per Nocchetti la Regione «procede con tagli ragionieristici dimenticando che i numeri non sono le persone con una storia su cui quei tagli incidono». Gianfranca Falcione, dell'associazione Andare Oltre, ha proposto di istituire una banca dati dei disabili. «Tagliano sulla base di stime - ha spiegato - ma non si capisce a cosa si rifanno visto che non vi sono certezze in questo senso».
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