Spaccanapoli invasa da cumuli di rifiuti prima di Natale: negozianti in rivolta

Cumuli di cartoni a via San Biagio dei Librai
Cumuli di cartoni a via San Biagio dei Librai
di Antonio Folle
Giovedì 5 Dicembre 2019, 17:57 - Ultimo agg. 6 Dicembre, 06:41
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Mancano pochi giorni al boom turistico previsto per l'Immacolata ma sul delicato fronte rifiuti resta ancora tanto lavoro da fare. Se lentamente stanno scomparendo i grossi accumuli in alcune zone del centro storico - anche se Forcella e via Duomo continuano ad essere una spina nel fianco del presidente di Asìa Maria De Marco - a tenere sulla corda il sindaco de Magistris, stavolta, è la rabbia dei commercianti di Spaccanapoli che lamentano i mancati prelievi di cartoni e ingombranti. Mancati prelievi che, uniti ad uno spazzamento totalmente inefficace in strade così trafficate, hanno fatto precipitare la zona in un desolante - e incomprensibile viste le ultime rassicurazioni del sindaco - degrado. 

Stamattina Lucio Giudice, storico commerciante di San Biagio dei Librai, ha dato vita ad una mini-rivolta per protestare contro il mancato prelievo dei cartoni che lo hanno letteralmente "ingabbiato" all'interno del suo negozio. «Sono giorni che va avanti questa storia - ha raccontato - a cominciare da lunedì, quando gli operatori di Asìa non hanno ritirato i cartoni che sono stati deposti all'esterno del mio negozio da qualche altro commerciante della zona. Ho gettato tutto nel bel mezzo della strada, costringendo gli altri commercianti a prendersi i propri cartoni e portarli all'interno dei loro negozi. Il mio appello, oltre che al sindaco e ad Asìa, va proprio agli altri commercianti di questa zona. Se Asìa non preleva non bisogna lasciare i cartoni in strada, altrimenti rischiamo di essere i primi artefici delle situazioni di degrado che vediamo in giro». Una vittoria di Pirro quella di Giudice. Pochi minuti dopo la sua protesta, infatti, i cartoni hanno tornato a fare capolino all'esterno della sua attività commerciale.
 


Pessimo, nonostante le vicine festività natalizie, l'umore degli altri negozianti del centro antico della città. La questione rifiuti oltre ad essere indecorosa dal punto di vista igienico-sanitario, in moltissimi casi contribuisce ad allontanare potenziali compratori dalle vetrine di chi, in questo periodo dell'anno, sperava di poter contare su qualche incasso extra. «Spesso i turisti passano davanti alle nostre vetrine e non si fermano nemmeno - tuona Diego Palumbo - perchè magari sono ostacolati da qualche sacchetto o da qualche mucchio di cartoni. Questa zona di Napoli, nonostante sia il cuore pulsante della città, è totalmente abbandonata da Asìa. I loro interventi sono inefficaci e il degrado delle nostre strade è sotto gli occhi di tutti. Come commercianti siamo danneggiati sia dal punto di vista dell'immagine che dal punto di vista economico. Non riusciamo a capire - prosegue Palumbo - come sia possibile che le istituzioni di questa città non vedono lo scempio nel quale siamo costretti a vivere e a lavorare. Magari - ha poi concluso il commerciante - quello che per noi è degrado ambientale per qualche turista è semplicemente colore o folclore. Di certo non possiamo permettere che passi un messaggio così sbagliato».

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Alcuni non hanno dubbi sulle responsabilità di questa situazione. «Il sindaco de Magistris qui non ci viene o non si ferma a guardare i problemi - il commento di Enrico Cuccurullo - e intanto i commercianti di questa zona di Napoli si trovano alle prese con le inefficienze di Asìa e sul mancato controllo del territorio. Stamattina sono passato a via Toledo, la strada più importante di Napoli, e anche li ho trovato montagne di rifiuti.
Il Comune di Napoli ha istituito uno sportello per denunciare chi parla male di Napoli e chi offende l'immagine della nostra città. Il mio consiglio al sindaco de Magistris è quello di autodenunciarsi».  

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