Stadio Collana, nuovo colpo di scena: respinto il ricorso della Giano, l'impianto torna alla Regione

In arrivo l'ordinanza di sgombero per la società Giano

Lo stadio Collana torna pubblico
Lo stadio Collana torna pubblico
di Gianluca Agata
Sabato 8 Aprile 2023, 09:00 - Ultimo agg. 9 Aprile, 10:20
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Lo stadio Collana torna pubblico e torna alla Regione Campania. Nove anni di carte bollate da quando la giunta Caldoro nel 2014 varò il bando per la gestione del Collana. Una querelle che potrebbe essere giunta a conclusione ieri dopo la pubblicazione della sentenza numero 3635 del Consiglio di Stato che ha respinto l'appello proposto dalla Giano contro la sentenza del Tar Campania che aveva dichiarato la legittimità del provvedimento regionale di decadenza della Giano Ssd dalla concessione per l'utilizzo e la gestione dell'impianto Collana di Napoli.

Il Consiglio di Stato ha ribadito la correttezza dei provvedimenti con i quali il presidente della Regione ha nominato un commissario ad acta per la verifica della gestione della convenzione con il concessionario e dei provvedimenti con i quali - sulla base dell'istruttoria del commissario ad acta - è stata dichiarata la decadenza del concessionario per grave violazione degli obblighi assunti.

Tra le altre circostanze accertate, la sentenza, sottolinea la Regione, pone in rilievo la modifica della compagine societaria della Giano, che ha determinato il passaggio da una natura sportiva a quella sostanzialmente imprenditoriale della società; nonché l'affidamento diretto dei lavori ad una società collegata alla stessa Giano, in violazione delle norme che impongono l'espletamento di una pubblica gara e il possesso da parte dell'appaltatore di attestazioni Soa a garanzia della qualità delle lavorazioni. «A conclusione di un annoso contenzioso - scrive la Regione - finalmente l'impianto ritorna nella disponibilità della Regione, che già da tempo ha inteso affidarlo all'Agenzia regionale per lo sport (Arus) per assicurarne la fruizione da parte degli utenti, preservandone le finalità sociali e la promozione dello sport anche da parte delle fasce più deboli».

Nessuna reazione ma esiste un ricorso in Cassazione che cerca di spostare la giurisdizione del processo da amministrativo a ordinario. Ignoti tempi e date di discussione.

La prossima settimana la direzione delle risorse strumentali della Regione potrebbe far partire l'ordinanza di sgombero per la società Giano. Venti giorni, un mese, ma si potrebbe permettere a Giano di concludere al 30 giugno l'attività sportiva per poi ripartire a settembre con una nuova organizzazione. Una volta effettuato lo sgombero spetterà all'Arus definire lo stato dei luoghi ed i lavori necessari per gestire lo stadio. Sarà poi l'Arus a definire la gestione, si potrebbe ipotizzare un rapporto con Coni e/o le federazioni, enti pubblici con i quali la Regione potrebbe dialogare più facilmente. Una gara di gestione, una concessione, una convenzione, le strade percorribili. A settembre termineranno anche i lavori della Piscina per la quale si dovrà trovare una soluzione di gestione.

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«La nostra priorità - il pensiero del deputato dell'alleanza Verdi-la Sinistra Francesco Emilio Borrelli e del consigliere municipale del Sole che Ride Rino Nasti - è che lo stadio non vada in malora. Adesso che la Regione ha la piena responsabilità dell'impianto ci aspettiamo una velocizzazione nei lavori». Soddisfazione del Comitato Associazioni Collana: «Subito un gruppo di lavoro Regione, Arus, Coni e Comune di Napoli (per territorialità) «al fine di avviare le procedure di affidamento prima possibile, nell'interesse della città e dei cittadini, mantenendo aperti gli impianti già operativi». 

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