Terremoto a Napoli, intervista a Nello Musumeci: «Acceleriamo sui piani ma niente allarmismi»

«Sono sicuro che con il coinvolgimento di tutte le istituzioni riusciremo a individuare una prima soluzione al più presto»

I controlli dei vigili del fuoco tra le strade di Pozzuoli
I controlli dei vigili del fuoco tra le strade di Pozzuoli
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Giovedì 28 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 29 Settembre, 07:11
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Questa mattina presiederà un vertice sulla situazione dei Campi Flegrei al ministero, nel frattempo è in costante contatto con il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, per conoscere ogni dettaglio della vicenda. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, sta predisponendo anche un vertice a Napoli, nei prossimi giorni, per incontrare le amministrazioni locali e chiedere un'accelerazione sulla redazione dei piani di esodo in caso di emergenza perché bisogna essere pronti ad ogni evenienza anche se lo stesso ministro chiede di «evitare allarmismi che in questo momento non trovano giustificazione».

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Ministro, però la terra trema e la gente è impaurita.
«Siamo tutti impegnati a tenere sotto monitoraggio la situazione.

Certo, mi rendo conto che una scossa di magnitudo 4.2 possa creare apprensione tra la popolazione».

Apprensione giustificata?
«Non mi sento né di minimizzare nè di esagerare. Ritengo che l'apprensione in questi casi sia una reazione assolutamente umana, e comprensibilissima».

Nel frattempo la Protezione Civile continua a monitorare la situazione e a lavorare per i Campi Flegrei.
«Ci stiamo adoperando per la realizzazione dei tre obiettivi che abbiamo fissato nell'ultimo incontro a palazzo Chigi: un piano di analisi della vulnerabilità del territorio, finanziato dalla Protezione Civile nazionale; un piano della comunicazione alla popolazione; l'aggiornamento del piano di emergenza e delle vie di esodo anche con apposite esercitazioni periodiche, con una verifica della rete infrastrutturale. Proprio per questo domattina (stamattina per chi legge ndr) ho un incontro qui al ministero dedicato esclusivamente ai Campi Flegrei»

Di cosa si discuterà?
«Faremo il punto sui tre obiettivi e cercheremo anche un indirizzo per arrivare al provvedimento amministrativo che Pozzuoli e altri comuni hanno chiesto. Si chiede il potenziamento degli uffici specificamente dediti alla questione del bradisismo e dei terremoti, bisogna individuare la formula corretta per realizzare la procedura amministrativa. Saranno presenti alla riunione il Dipartimento per la Protezione Civile, l'ufficio amministrativo del Ministero e l'ufficio della Presidenza del Consiglio per l'individuazione del percorso amministrativo».

Si parlerà anche del piano di esodo?
«In queste ore affrontiamo principalmente la questione amministrativa. Poi è chiaro che parleremo anche della delicata questione del piano di comunicazione e fisseremo un incontro per discutere il tema del piano per le vie di esodo, per piacere lo chiami così, che parlare di vie di fuga non mi piace, è un'esasperazione che può mettere in allarme la popolazione».

Napoli e Pozzuoli non hanno un piano di esodo aggiornato.
«Però bisogna tener conto che si tratta di progetti che vanno adeguati alla situazione esistente. Chi vive in quelle zone sa benissimo qual è il reticolo di strade con il quale bisogna confrontarsi. Capisco che non è facile ma dobbiamo fare il pane con la farina che abbiamo e dobbiamo farlo in tempi assolutamente rapidi».

Ha già in mente un percorso?
«Io sono sicuro che con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, comprese la Regione e la Prefettura riusciremo a individuare una prima soluzione al più presto».

C'è fretta?
«Diciamo che bisogna imprimere un'accelerazione sulla redazione dei piani di esodo. Ho già parlato con il prefetto di Napoli, con il quale sono in stretto contatto, e non escludo che nei prossimi giorni io stesso possa venire a presiedere un incontro a Napoli proprio su questo tema». 

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