«L'Ombra delle bombe», convention a Napoli: «Il Mezzogiorno ha già pagato decenni di politiche a favore del Nord»

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione «Il Coraggio della Pace - Disarma», con il contributo dell’europarlamentare del gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini

La convention «l'Ombra delle bombe»
La convention «l'Ombra delle bombe»
Lunedì 26 Febbraio 2024, 12:30
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«Napoli è un porto che guarda decisamente verso le zone dove in questo momento c’è maggiore sofferenza. È in atto un massacro in Palestina e Napoli, che ha sempre avuto un gemellaggio spirituale con quelle terre, sente con particolare vigore quanto sta accadendo e la necessità di dire basta. Siamo entrati in un sistema di guerra che comporta un rilancio enorme della spesa militare a discapito di quella sociale. A pagare sono proprio territori come il Sud del Paese». È quando ha dichiarato il giornalista Michele Santoro, a margine della due giorni di convention dal titolo «l’Ombra delle Bombe», al Complesso monumentale di San Giovanni Maggiore a Napoli.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione «Il Coraggio della Pace - Disarma», con il contributo dell’europarlamentare del gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini e del presidente della VI Municipalità Alessandro Fucito.

«Il Mezzogiorno d’Italia - ha sottolineato Piernicola Pedicini - è il territorio che sta soffrendo particolarmente le scelte belliciste di questo Governo.

Noi meridionali abbiamo già pagato decenni di politiche che hanno concentrato la spesa pubblica al Centro e al Nord e oggi rischiamo di vedere il Meridione affossato, una volta per tutte, dalle conseguenze della corsa agli armamenti e della scellerata legge sull’autonomia differenziata. Abbiamo il dovere di invertire la rotta cominciando a dare linfa a un percorso di pace, che coinvolga finalmente anche le istituzioni europee».

Alla convention si sono alternati interventi, tra gli altri, di Vauro, Moni Ovadia, Elena Basile, Ali Rashid, Barbara Spinelli, Emiliano Brancaccio e Ginevra Bompiani.

«Quanti soldi si stanno stanziando per missili e carrarmati, tagliando su sanità, istruzione e politiche sociali. A pagarne maggiormente il prezzo sono soprattutto le aree sottosviluppate di tutta Europa, a partire dalle regioni del nostro Sud. Quella di portare a Napoli un’iniziativa per la pace e contro tutte le guerre è stata per questo una scelta naturale», ha dichiarato il presidente de «Il Coraggio della Pace», Claudio Grassi, il cui incarico è stato rinnovato a conclusione della seconda giornata di lavori, durante i quali è stato votato il nuovo statuto dell’associazione.

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