Teatro San Carlo di Napoli, Fuortes nuovo sovrintendente ma la Regione Campania si astiene

Subentra a Lissner, “pensionato” per decreto legge: il manager romano proposto da Manfredi: valutazione positiva comunque di tutto il cdi

Carlo Fuortes
Carlo Fuortes
Maria Pirrodi Maria Pirro
Mercoledì 26 Luglio 2023, 14:19 - Ultimo agg. 27 Luglio, 20:28
4 Minuti di Lettura

È un manager di esperienza: 63 anni, già sovrintendente dell'Opera di Roma e il Petruzzelli di Bari. E, soprattutto, ex amministratore delegato Rai: si è dimesso con Meloni premier per sbloccare la partita delle nomine a Viale Mazzini. Due mesi dopo, Carlo Fuortes è chiamato ufficialmente a guidare il San Carlo, e occupare così un'altra casella nello spoils system liberata più o meno in coincidenza con le altre dal governo, attraverso un decreto legge, che ha mandato in «pensione» Stéphane Lissner, in anticipo sulla scadenza naturale del contratto. Gli subentra nel teatro lirico di Napoli, «il più antico e bello del mondo» (definizione sua). Senza l'unanimità auspicata e tanto ricercata dopo le polemiche sul metodo usato nel cambio al vertice: la Regione si è astenuta dalla votazione, nella riunione del consiglio di indirizzo durata ieri poco più di un'ora.

«Ci auguriamo una risposta in tempi molto brevi, l'auspicio è che il nuovo sovrintendente possa iniziare la propria attività il primo settembre», dice Manfredi. «La Regione ha comunque espresso una valutazione positiva, riconoscendo che Fuortes è il miglior profilo possibile», chiarisce il primo cittadino.

E aggiunge: «Io mi aspetto che continui la qualità artistica e si potenzi la gestione organizzativa e che si riesca finalmente ad avere una rete di supporter privati di cui il San Carlo ha bisogno per raggiungere i livelli che merita, perché non può basarsi solamente sul finanziamento pubblico, ha bisogno di sponsor come avviene per i grandi teatri del mondo». 

Video

Riccardo Realfonzo, rappresentante di Palazzo Santa Lucia, ha messo a verbale le motivazioni, dopo aver manifestato «apprezzamento per le qualità professionali» del manager designato. Con il governatore Vincenzo De Luca, l'economista e docente universitario «ha però in questi ultimi anni espresso numerose critiche, molto specifiche e tecnicamente puntuali, rispetto alla gestione del teatro, che non hanno trovato risposta». Il riferimento è «all'attribuzione di alcuni incarichi dirigenziali ingiustificati e che hanno determinato costi extra». Come la nomina del direttore generale del teatro, Emmanuela Spedaliere, che resta saldamente al suo posto, cui si aggiungono altri aspetti legati alla gestione del personale: rilievi segnati nel bilancio, per questo mai approvato. Di qui la richiesta di «una secca discontinuità gestionale-amministrativa» ribadita nel corso della discussione sul nuovo sovrintendente, e l'irrigidimento delle posizioni che spinto gli altri partecipanti a rivendicarne l'autonomia.


Risultato: Fuortes ha ottenuto quattro preferenze anziché cinque. Su indicazione del sindaco Gaetano Manfredi, lo hanno sostenuto Alessandro Barbano e Marilù Faraone Mennella (inseriti nel cdi dall'ex ministro della Cultura, Dario Franceschini) e Mariano Bruno (in quota Città metropolitana). A questo punto manca solo l'ok formale da parte dell'attuale ministro, Gennaro Sangiuliano, per procedere al decreto di nomina e alla firma del contratto con data, verosimilmente, primo settembre, e mandato previsto per i prossimi cinque anni.


L'obiettivo è dare respiro alla programmazione artistica, magari rafforzando regie e concerti (le voci nel prossimo cartellone sono stellari) e, nel contempo, migliorare l'organizzazione e attirare sponsor. Manfredi, con il Comune, dà un contributo di un milione alla fondazione, che promette di aumentare progressivamente, e altri cinque milioni li garantisce con la Città metropolitana, ma per fare un ulteriore «salto di qualità», serve intercettare fondi privati.

Intanto, anche il San Carlo partecipa alla raccolta fondi per far rinascere dalle ceneri la «Venere degli stracci» di Pistoletto ed è pronto a devolvere l'incasso di una delle quattro repliche dello spettacolo (il 29 luglio). Il nuovo progetto dovrebbe riportare l'opera in piazza Municipio subito dopo l'estate: più o meno in coincidenza con l'insediamento di Fuortes.

© RIPRODUZIONE RISERVATA