Pistoletto non si arrende: «Nuova Venere degli stracci per Napoli»

L'impegno dell'artista dopo l'incendio per realizzare una installazione rivisitata

I resti dell'opera bruciata in piazza Municipio
I resti dell'opera bruciata in piazza Municipio
di Giuliana Covella
Martedì 25 Luglio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 26 Luglio, 07:44
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Il protagonista della corrente dell’arte povera «sta elaborando una nuova Venere degli stracci». Ad annunciare una versione ex novo dell’opera di Michelangelo Pistoletto data alle fiamme lo scorso 12 luglio in piazza Municipio è stato il sindaco Gaetano Manfredi, nel corso di un incontro che ha tenuto ieri al Giffoni Film Festival. La famosa installazione che riproduce la scultura creata dal maestro biellese sul finire degli anni sessanta e che vedrà la luce a breve, non sarà però una copia di quella distrutta dal rogo di quindici giorni fa, come ha preannunciato il primo cittadino.

«Si tratta di un momento di trasformazione - ha aggiunto rispondendo ai cronisti - l’artista sta elaborando la sua idea per realizzarla di nuovo, anche se non uguale.

Va tenuto conto di quello che è successo. Tutto ciò che accade lascia una traccia. Anche questo è un percorso». «Non dobbiamo avere paura della diversità - ha sottolineato il sindaco di Napoli - Dobbiamo avere paura della violenza ma non negarla, anzi va capita. Anche questa esperienza può essere molto utile per tutti noi per capire qual è la difficoltà della nostra società», ha concluso. 

Erano le prime luci dell’alba dello scorso 12 luglio, quando Salvatore Isaia, un senza fissa dimora di 32 anni, diede fuoco, stando alle ricostruzioni dei fatti, alla Venere degli stracci, l’opera che Michelangelo Pistoletto aveva realizzato nel 1967. A rimanere della figura di donna in vetroresina alta oltre sette metri e della “montagna” di stracci che la circondava è rimasta solo la rete metallica sulla quale poggiavano. Un’opera che ha più di una versione conservata in varie strutture museali nel mondo: la Fondazione Pistoletto di Biella, il Museo d’arte contemporanea Donnaregina a Napoli, il Museo d’arte contemporanea del castello di Rivoli e la Tate Gallery di Liverpool. Infine quella installata in piazza Municipio lo scorso 28 giugno e andata distrutta appena due settimane dopo. Arrestato dai poliziotti della squadra mobile, il presunto responsabile sarebbe stato incastrato da una borsa e da uno zaino, oltre che dal fatto di essersi trattenuto davanti alla Venere quella mattina per 15 secondi. 

 

Subito dopo l’incendio l’amministrazione comunale si era mobilitata per restituire l’opera a napoletani e turisti in una rinnovata veste. In particolare il sindaco aveva lanciato un appello a tutti per contribuire alla causa: «Ricostruire la Venere nella nuova versione che vorrà darle Pistoletto è un modo per risorgere e rigenerarsi dopo l’incendio che l’ha distrutta - aveva detto Manfredi - per farlo c’è bisogno che venga dal basso la spinta, il sostegno dai tanti napoletani, anche quelli che sono fuori Napoli». Un appello raccolto dall’associazione L’Altra Napoli, che due settimane fa ha aperto un conto corrente apposito e avviato la raccolta fondi destinati alla realizzazione di un’altra versione della statua. Per chi vorrà effettuare una donazione sarà possibile farlo tramite un bonifico intestato a “L’Altra Napoli Ente Filantropico” con la causale “L’Altra Napoli per Venere”. Dalla onlus fanno sapere infatti che mancano ancora alcuni giorni per conoscere dati, adesioni e start dei lavori: «Stiamo perfezionando il tutto con la Fondazione Pistoletto», dice Antonio Lucidi, vicepresidente dell’associazione presieduta da Ernesto Albanese, che sta lavorando invece per raccogliere donazioni nel resto d’Italia per ricostruire dalle ceneri la Venere degli stracci. Sulla cifra che servirebbe per l’operazione si parla di circa 200mila euro. Ma per saperne di più bisognerà attendere l’inizio della prossima settimana.

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Da Napoli intanto sono già numerosi quelli che hanno deciso di scendere in campo per sostenere il progetto: tra questi la Fondazione Banco di Napoli, Asso.gio.ca., Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli, Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi, Botteghe di San Gregorio Armeno e il Teatro San Carlo, che devolverà parte degli incassi di uno spettacolo per il rifacimento della Venere.

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