«Nitrato d’ammonio nei porti di Napoli e Salerno? Scongiurare rischio esplosioni», l'allarme del consigliere Muscarà

Presentata un'interrogazione urgente

Il porto di Napoli
Il porto di Napoli
Lunedì 16 Ottobre 2023, 12:11 - Ultimo agg. 12:13
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«Napoli è la città con più alta densità abitativa d'Europa, di conseguenza se dovesse capitare un’ esplosione di un impianto elettrico in ambienti particolarmente pericolosi in atmosfere esplosive, in una delle zone della nostra città, potremmo sfociare in una strage mai vista – dichiara il Consigliere Maria Muscarà del Gruppo misto –. Pare che sia presente attualmente nitrato d’ammonio nel porto di Napoli e/o Salerno, è vero?».

«Devono essere gli organi competenti a svolgere tali esami, per questo ho presentato un’interrogazione in Consiglio per la quale spero mi diano una risposta in tempi brevi.

Ho presentato spesso interrogazioni sui controlli effettuati sugli impianti di distributori di carburanti e sui settori a questo scopo preposti, ma noto sempre un’enorme superficialità su questo settore.  Il dramma riguarda il fatto che una delle ASL non sapeva nemmeno che fosse compito suo fare i controlli in questione.

Non sono presenti da parte delle ASL controlli nell'ultimo biennio, come l'ASL di Caserta, struttura che prevede tale compito. Non è possibile che ci sia tanta superficialità nonostante le brutte esperienze registrate solo nel periodo di agosto di quest’anno in Italia, a cominciare dall’esplosione di un silos di grano in cui ci sono stati 3 morti 12 feriti il 7 agosto, dall’esplosione in carrozzeria a Modena con un morto e 2 feriti il 23 agosto, dall’esplosione di una stazione di servizio di GPL 2 morti 57 feriti il 26 agosto, e così via. Anche queste sono morti sul lavoro ma vengono velocemente dimenticate e non si monitora nulla.

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Quali sono i motivi per cui non si istituisce un ufficio regionale centrale, dotato di personale tecnico esperto che verifichi, omologhi e controlli gli impianti elettrici particolarmente pericolosi, come previsto dal quadro normativo attuale, DPR 462/01, D.LGS. 81/08 Titolo XI e nelle modalità previste dalla specifica normativa CEI – ATEX, magari attingendo a personale già esperto e che abbia i requisiti previsti dalla relativa normativa CEI?» – conclude il consigliere Muscarà.

 

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