Coronavirus in Campania, De Luca contro tutti: «Ormai la mascherina la indosso solo io»

Coronavirus in Campania, De Luca contro tutti: «Ormai la mascherina la indosso solo io»
di Adolfo Pappalardo
Martedì 7 Luglio 2020, 09:00
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«Sta prevalendo un nuovo senso comune: chi indossa la mascherina sembra un extraterrestre», è il De Luca pensiero sulla Fase 3 che, ovviamente, due minuti dopo se la prende anche con la politica: «Abbiamo retto giusto 3 mesi, poi abbiamo ricominciato a riacquisire i vecchi vizi dell'Italia, di balcanizzazione, di pollaio permanente». L'occasione è ieri mattina in occasione della terza edizione di Industria Felix a Napoli davanti ad una platea di imprenditori a cui presenta il prossimo giro di finanziamenti in arrivo: quasi 100 milioni per le imprese campane che vogliono investire.

È un'analisi amara quella del presidente De Luca che si rammarica quasi di indossare la mascherina e sembrare, parole sue, un alieno. «Io vado in giro con la mascherina, anche quando il sole batte, e sembro un monaco trappista. Sta prevalendo un nuovo senso comune: chi indossa la mascherina sembra un extraterrestre. E aggiunge, anche riferendosi ai 27 nuovi casi di ieri: «Ci sono contagi di importazione e noto un rilassamento estremamente pericoloso. Qui rischiamo di trovare l'epidemia dietro l'angolo. Ricordo - sottolinea - che la mascherina non è più obbligatoria all'aperto ma va indossata in presenza di assembramenti». Subito dopo si vira sulla politica: «Abbiamo retto giusto 3 mesi, poi abbiamo ricominciato a riacquisire i vecchi vizi dell'Italia, di balcanizzazione, di pollaio permanente, di ideologismi, di mancanza di razionalità nell'azione pubblica. È itornata a prevalere la logica del fare finta, mezzo mezzo, tipica dell'Italia da sempre. È un Paese che non fa mai la verifica sulle cose che propone. Non so se ce la faremo - continua -. L'Italia sta facendo debiti in maniera imponente. Continuiamo a non raccontare ai nostri concittadini che i debiti prima o poi si pagano. La logica dei bonus va bene nell'emergenza ma non può diventare una abitudine».
 


Ma l'ex sindaco di Salerno, in particolare, ce l'ha contro il governo che non concede il definitivo via libera al Mes. Ma in quel caso, e già annuncia battaglia, le regioni del Sud sarebbero penalizzate dalla ripartizione dei fondi. «Sarebbe uno scandalo non usare i fondi aggiunti per operare un riequilibrio nel riparto dei fondi alle Regioni. Terremo gli occhi aperti e verificheremo la coerenza di tutte le forze politiche quando si deciderà come usare queste risorse. Ovviamente sperando che il governo decida di usare i fondi del Mes». Per De Luca, infatti, sarebbe «errore rispetto al quale la comunità campana deve combattere unita. Noi non rappresentiamo il Sud straccione, il Sud della cialtroneria che ancora esiste in tante istituzioni orientate a produrre chiacchiere e debito. Siamo un'altra cosa: la Campania accetta la sfida dell'efficienza e fa quadrare i bilanci». E cita il caso dei mutui rimborsati puntualmente: «Pur dovendo pagare 400 milioni di rate di mutui che abbiamo acceso per pagare il debito, soprattutto quello sanitario, abbiamo un outlook Standard & Poor's positivo, migliore di quello italiano. Eppure, a differenza dei miei colleghi del Nord, io prendo 400 milioni di euro ogni anno e li butto a mare per pagare i debiti di quando si governava divertendosi».

Nonostante questo l'ex sindaco di Salerno annuncia ieri mattina nuove misure per le aziende campane. «Diamo la possibilità alle imprese che fanno investimenti da 500mila a 3 milioni di euro - spiega - di avere un contributo a fondo perduto da parte della Regione pari a quasi il 30 per cento dell'investimento e di poter usare le garanzie della Regione per avere il credito da parte delle banche. Un investimento importante che facciamo, pari a quasi cento milioni di euro, che servirà a rilanciare gli investimenti in Campania ma consentirà di attivare investimenti per 400 milioni». 

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