«I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono un problema sempre più serio per la loro diffusione, a cui le conseguenze della pandemia hanno impresso una grande accelerata. Parliamo di diagnosi gravi come anoressia, bulimia, “binge eating”, disturbi che nella peggiore delle ipotesi possono portare anche alla morte del paziente. I dati più recenti hanno mostrato un aumento di queste patologie su tutto il territorio nazionale e la difficoltà di accesso alle cure in molte regioni italiane, con gravi conseguenze sulla prognosi. Se a ciò si aggiunge il fatto che circa il 15% della spesa storica complessiva per tutti i ricoveri fuori regione della Campania è imputabile ai DCA, si comprende la necessità di intervenire adeguatamente», dichiara Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto.
«Ho scelto di occuparmi di questa problematica - continua - perché è un fenomeno ancora sottovalutato sebbene drammaticamente in crescita, che oramai coinvolge sempre più bambini anche in età tenerissima, e occorre che le istituzioni mettano in campo tutti gli strumenti per contrastarne la diffusione e intensificare cure e sostegno.