Pnrr a Napoli, Sos di Manfredi: «Ora il governo copra tutti i costi aggiuntivi»

Dalle opposizioni fa sentire la sua voce l'ex pm antimafia Maresca

Il sindaco Gaetano Manfredi in consiglio comunale
Il sindaco Gaetano Manfredi in consiglio comunale
di Luigi Roano
Martedì 6 Dicembre 2022, 07:25 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 09:15
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Fa i conti il sindaco Gaetano Manfredi e li fa sul Pnrr in Consiglio comunale comunicando lo stato dell'arte dei progetti ammessi a finanziamento aggiornati a 4 giorni fa. Una relazione piena zeppa di numeri. Ma sullo sfondo resta i rebus di come trasformare il lavoro fatto in cantieri. «Il Comune - dice l'ex rettore - ha ottenuto circa 650 milioni di fondi Pnrr per la realizzazione di 62 progetti». Fondi che innescano altri progetti perché collegati ad altre fonti di finanziamento. Ma procediamo con ordine. La cifra è così suddivisa: missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo 10 milioni, missione 2 Transizione ecologica e verde 387 milioni. Su Istruzione e Ricerca 60 milioni mentre per Inclusione e Coesione 193 milioni. «Come capacità di acquisizione di risorse siamo tra le prime città in Italia - racconta l'ex rettore - stiamo lavorando adesso sull'attuazione, sulle gare di progettazione e di esecuzione. Siamo soddisfatti, ma è chiaramente una grande sfida organizzativa per il Comune ed è anche un impegno straordinario considerando che abbiamo poco personale tecnico motivo per cui facciamo affidamento sul nuovo concorso per fare in modo che le nuove assunzioni ci aiutino a portare a temine questo grande piano di investimenti». I tagli non sono scongiurati e il sindaco lo sa bene, inoltre lo stesso Manfredi sottolinea che «la preoccupazione per l'aumento dei costi delle materie prime che speriamo insieme al governo di poter superare». 

Palazzo San Giacomo - nella sostanza - può contare su altri 160 milioni dai cosiddetti Fondi complementari - si tratta sempre di finanziamenti europei - per investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali per la realizzazione di 3 progetti, ambito in cui rientra la valorizzazione e rigenerazione dell'Albergo dei poveri e dell'area di piazza Carlo III, via Foria e piazza Cavour.

Quindi il Comune può attivare altri 85 milioni del programma Sostegno obiettivi Pnrr per la realizzazione di 9 progetti tra cui gli interventi di restauro alla Villa comunale e al parco Virgiliano e su ulteriori 74 milioni e 500mila euro per la realizzazione di 19 progetti derivanti dal finanziamento Pnrr della Città metropolitana in favore di Napoli con particolare riferimento all'edilizia scolastica. Ulteriori fonti di finanziamento che portano a circa un miliardo le risorse complessive su cui l'amministrazione può contare. Ai progetti già finanziati si aggiungono i progetti candidati e su cui - precisa il sindaco - «ci sono tutte valutazioni positive». Si tratta di altri programmi nell'ambito della digitalizzazione e progetti presentati dalle aziende partecipate: al Caan per 6 milioni, Abc per 179, e Asia per 67. Un tema sul quale Manfredi aspetta segnali concreti dal governo. 

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Dalle opposizioni fa sentire la sua voce l'ex pm antimafia Catello Maresca che è il presidente della Commissione di monitoraggio per il Piano nazionale di resilienza e resistenza. Una disamina puntuale che però non nasconde esistano delle criticità che devono essere affrontate al più presto. Ma cosa dice Maresca? «Prendiamo atto - racconta l'ex pm - dell'impegno e degli sforzi dell'Amministrazione tutta nel portare avanti i progetti sostenuti dai fondi del Pnrr. Non posso però esimermi, anche nel ruolo di presidente della commissione di monitoraggio sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, dal segnalare anche in questa sede istituzionale due serie preoccupazioni». È lo stesso Maresca a precisare a cosa si sta riferendo. «La prima è legata al caro-prezzi che rischia di vanificare tutto il lavoro svolto mettendo fuori mercato le condizioni dei bandi pubblici per le gare, di cui alcune già andate deserte. Bisogna attivare un piano alternativo nel caso in cui le integrazioni economiche chieste al Governo non dovessero arrivare. E fare delle scelte di priorità sulle opere da realizzare. Ballano cento milioni e oltre, cioè il 20% della somma». Maresca chiede al sindaco di immaginare fin da adesso eventuali progetti da tagliare, una cosa non facile per un Comune che sul Pnrr ha scommesso il suo futuro. «In mancanza di una strategia del Comune si rischia di aprire cantieri per lavori destinati a non essere mai terminati, per penuria di fondi». Per il Presidente della Commissione di monitoraggio e leader del centrodestra «Altro grave pericolo è rappresentato dal rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti». E qui Maresca ha manifestato la sua delusione per non essere stato inviato al protocollo siglato con la Guardia di Finanza qualche giorno fa e che per l'ex pm «rappresenta solo un primo passo. Occorre invece elaborare dei seri strumenti di controllo di gestione interni sull'esecuzione dei lavori, capaci di monitorare i subappalti e le operazioni post aggiudicazione. Per farlo occorrono volontà politica, strategie e risorse umane adeguate». 

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