Regionali Campania 2020, de Magistris contro Ruotolo ma il senatore sbotta: «Solo fake news»

Regionali Campania 2020, de Magistris contro Ruotolo ma il senatore sbotta: «Solo fake news»
di Luigi Roano
Giovedì 11 Giugno 2020, 08:00 - Ultimo agg. 13:01
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«Se appoggia De Luca alle regionali sbaglia», dice il sindaco Luigi de Magistris. «Per me il nemico è la destra sovranista e continuerò a lavorare per un campo largo del centrosinistra», ribadisce il neosenatore Sandro Ruotolo. Lo strappo c'è ed è anche profondo. Tra il sindaco e Ruotolo non è finita un'amicizia, ma certamente il feeling politico non è più quello di un tempo, quello di appena 4 mesi fa, quando i due brindavano assieme al Pd per la conquista del seggio a Palazzo Madama. Oggi però la scena è cambiata e l'irritazione del sindaco è la spia rossa che si accende sulla telecamera prima di andare in onda. Solo che il palcoscenico sono le elezioni regionali e de Magistris è molto attratto dalla possibilità di scendere in campo in prima persona e il triangolo con il governatore uscente gli fa venire l'orticaria: «Ho una sola certezza: mai con De Luca» racconta a Televomero a Fabiola Conson. «Con Sandro parlerò al più presto - spiega l'ex pm - sono sicuro che se mi candido io starà dalla mia parte perché con me in campo cambierebbero gli equilibri». Staremo a vedere cosa succederà perché de Magistris come anticipato da Il Mattino deciderà entro il 20 giugno «non perché è il giorno del mio compleanno, ma perché sono in corso valutazioni politiche e istituzionali. Napoli resta la priorità e sono convinto che anche se acrobatica in Consiglio una maggioranza la trovo lo stesso».

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Su una cosa sono ancora d'accordo Ruotolo e il sindaco: è tutta colpa dei giornalisti che raccontano le trattative per le regionali. Per Ruotolo si tratta di «fake news di un sito locale» per de Magistris di «boatos». In questo contesto il sindaco ricorda come si è arrivati alla candidatura del giornalista. «La scelta di Ruotolo e il metodo per portarlo al Senato è stato voluto fortemente da me. Ci siamo messi intorno al tavolo e si è scelto. Appoggiare De Luca non è quel metodo: c'è un partito, il Pd, che dice: il nostro candidato è De Luca. Una scelta legittima, trovo comprensibile che un presidente uscente si ricandidi. Non muovo una critica, dico che questo non è il metodo Ruotolo. È un'altra cosa: se Ruotolo intende appoggiare De Luca sta sostenendo De Luca». Gli arancioni del sindaco martellano il giornalista, Rosario Andreozzi capogruppo di demA su Il Mattino è stato netto: «Ci sorprende che Ruotolo si sia intestato una battaglia da nome altisonante per sostenere il governatore uscente in una coalizione con De Mita, Pomicino e Mastella». A questo punto è Ruotolo a innervosirsi: «Leggo con stupore le dichiarazioni che si susseguono da vari esponenti della politica napoletana circa un mio appoggio alla candidatura di De Luca. Da qualche giorno in città si è aperto un dibattito nato da una fake news messa in rete da un sito locale. Il mio punto di vista è sgombrare il campo dai veleni e dal tatticismo che stanno prendendo il sopravvento nel dibattito. Con modestia e umiltà mi adopererò a lavorare per un campo largo del centrosinistra che metta al centro la battaglia per ridurre le diseguaglianze». Quindi la bottarella a de Magistris: «Mi preoccupa quella politica che, finita la fase di lockdown, pensa che l'emergenza sanitaria sia stata una parentesi».
 


Clima infuocato con la temperatura destinata a salire man mano che ci si avvicina alle regionali. Il sindaco si è preso tempo perché fa sapere che sulla discesa in campo alle regionali ci sono più opzioni in campo da sfruttare. Ma assicura «che le mie eventuali dimissioni ci saranno ben prima della fine di luglio perché l'obiettivo è fare l'election day con la Regione e scegliere anche un candidato sindaco per la città». Insomma, l'ex pm dichiara guerra a tutti e scommette in particolare su eventuali scontenti del M5S e sull'asse con Roberto Fico, il presidente della Camera: l'idea di indossare la fascia tricolore della sua città lo ha sempre molto solleticato ed emozionato. Ma questi sì che sono boatos da registrare perché nel clima elettorale tutto può succedere. De Magistrs invece ha molti problemi e i dubbi che manifesta sulla candidatura sono figli di tatticismi. Perché la realtà è una sola: per continuare a cullare la possibilità di un progetto politico deve candidarsi alla Regione e sperare in un buon exploit che lo faccia entrare in Consiglio regionale. E aspettare il 2023 per candidarsi alle politiche. Inoltre, ci sono molte spinte al suo interno per la discesa in campo, con qualcuno nella cerchia dei suoi fedelissimi dei centri sociali che è tentato - con o senza di lui - a fare una lista.

La candidatura alla Regione serve a de Magistris - di qui l'accusa di tatticismo fatta da Ruotolo - anche per scombinare i piani del Pd.
I quali non hanno pronto un candidato e, a dispetto di quello che dichiarano quelli del gruppo napoletano, l'ultima cosa che vogliono è che De Luca scelga anche il futuro candidato sindaco di Napoli che sarebbe inevitabile in caso di election day. 

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