Il presidente De Luca torna con la sua diretta Facebook e rilancia il tema centrale delle prossime settimane: la scuola. L'anno scolastico in Campania si apre il 15 settembre, ma dal primo c'è la riapertura amministrativa dei plessi e per i dirigenti iniziano le prime grane riguardo il Green Pass e i controlli del personale. Toccherà al ministero dell'Istruzione chiarire in dettaglio nelle prossime ore le modalità di accesso all'App dedicata che stanno mettendo a punto insieme al ministero della Salute e il Garante della privacy che dovrebbe consentire al personale di segreteria delle scuole di verificare tutte le mattine quali certificati sono attivi e quali invece no, senza controllarli manualmente. La nota ministeriale è attesa nelle prossime ore e dovrà essere pronta per mercoledì, quando il personale avrà accesso nelle scuole. Il governatore della Regione Campania invece preme per il completamento della campagna vaccinale e annuncia che «nei prossimi due mesi servono 1.8 milioni di nuove vaccinazioni per l'immunità di gregge. Se i nostri concittadini si impegnano per i prossimi due mesi, a fine ottobre usciamo dal Covid». Di questi, almeno 100mila dovranno essere studenti delle secondarie di secondo grado, la categoria più a rischio poiché utilizza trasporti pubblici, ma che nelle ultime settimane ha dato segnali di responsabilità partecipando agli Open Day al punto che De Luca stesso ammette «100mila studenti non è un numero fuori portata». Per gli studenti dalla prima classe della primaria alla terza classe della secondaria di primo grado, invece, «procederemo con tamponi salivari rapidi e con l'individuazione di scuole sentinella».
Il diktat c'è e farà infuriare i comitati dei genitori No Dad, sempre a puntualizzare ogni dichiarazione del presidente Vincenzo De Luca: «Se vogliamo mantenere le scuole aperte ed evitare di doverle chiudere occorre completare la vaccinazione della popolazione studentesca».
Per la fascia d'età 12-14, invece, De Luca ha escogitato un'alternativa per contenere i contagi: «Procederemo con tamponi salivari rapidi e con l'individuazione di classi sentinella, un campione per controllare in alcuni istituti in ogni provincia quello che succede». Il piano di monitoraggio sarà rivolto sia agli studenti nella fascia 6-11 anni (in quanto non ancora inclusa nelle categorie vaccinabili) che 12-14 anni (con una immunizzazione/percentuale vaccinati, al momento ancora bassa). Il test utilizzato sarà quello molecolare su campione salivare, perché «la raccolta può essere effettuata in modo autonomo dalla famiglia e il campione consegnato in punti raccolta, minimizzando l'intervento di personale sanitario, allo stesso tempo la metodica garantisce anche la possibilità di processare il campione per l'eventuale sequenziamento genomico virale (analisi delle varianti)» si legge nella nota regionale.
Saranno individuate poi Scuole Sentinella che garantiranno un campione di circa 20mila studenti al mese che si sottoporranno ai test salivari rapidi. Gli istituti scolastici saranno selezionati dall'assessorato regionale su base provinciale, tenendo conto di rappresentatività della provincia di riferimento, potenziale adesione e fattibilità logistica. Gli studenti saranno selezionati da differenti classi dello stesso plesso (almeno 4 per ogni classe) e ogni mese saranno inclusi più plessi scolastici anche in diversi comuni nella stessa provincia. Il monitoraggio è su adesione volontaria e i dati saranno raccolti sulla piattaforma regionale.