Costruire nuove identità con il Festival del Paesaggio di Anacapri

La dedica speciale all’artista ucraino scomparso a maggio Ilya Kabakov

Torna il Festival del Paesaggio di Anacapri
Torna il Festival del Paesaggio di Anacapri
di AnnaChiara Della Corte
Mercoledì 6 Settembre 2023, 11:00
4 Minuti di Lettura

Si inaugura sabato 9 settembre, ore 18.30, a Villa San Michele il Festival del Paesaggio di Anacapri: la rassegna, ideata e curata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, quest'anno dedicata al tema delle identità.

Per la settima edizione, che coinvolgerà oltre alla sede  della Fondazione Axel Munthe, diversi luoghi pubblici del centro storico di Anacapri, sono stati invitati Humberto e Fernando Campana, Paolo Canevari, Goldschmied & Chiari, Ibrahim Mahama, Matteo Nasini, Elisa Sighicelli e Alberto Tadiello, al fine di realizzare installazioni site-specific, progetti speciali e interventi di arte pubblica.

Dedicato all’artista ucraino scomparso a maggio Ilya Kabakov, Il Festival del Paesaggio 2023, dal titolo “Building new identities” vuole ridefinire l'idenittà culturale dell’Isola al di là degli stereotipi e del suo appeal glamour.
«In una fase storica come l’attuale, in cui il significato dell’essere umani è messo in discussione dall’azione pervasiva di agenti e intelligenze artificiali, ci interessa riflettere su possibili strategie di resistenza a questo inquadramento tecnico-scientifico, che tende sempre più a ridurre l’identità individuale a un insieme di dati da estrarre a fini commerciali o, peggio, a territorio di controllo e di sorveglianza capillare.

Commentano i curatori, che proseguono: "Nella storia culturale di Capri abbiamo rintracciato un insieme di esperienze estetiche e di biografie artistiche che, a cavallo tra ‘800 e ‘900, avevano riconosciuto nell’Isola il perimetro di un’utopia praticabile e in qualche modo replicabile, che si traduceva nella possibilità di sperimentare modelli esistenziali alternativi a quelli dominanti e di realizzare progetti comunitari ispirati a logiche partecipate, nel solco di un contatto diretto con il paesaggio naturale. Abbiamo perciò deciso di riprendere il filo di una storia interrotta e invitare artisti di diverse generazioni e provenienti da differenti realtà, a dar vita a nuovi modelli culturali, estetici, sociali». 

Tra la rivisitazione dei tre stendardi all'ingresso con “The Flag Project” di Mahama, le sculture di Canevari e di Humberto & Fernando Campana,  le installazioni sonore di Tadiello e Nasini esposte negli ampi spazi del chiostro ed in giardino, le opere specchianti del duo Goldschmied & Chiari pensate per gli interni al primo piano della casa-museo, il percorso espositivo si presenta particolarmente coinvolgente ed immersivo, offrendo nuovi significati alla visita della villa, un tempo approdo di illustri personaggi come la marchesa Casati Stampa, Jacques Fersen, Compton Mackenzie, ed oggi luogo privilegiato di indagine per definire identità altre e favorire una nuova relazione con il paesaggio.

Inoltre, per la terza edizione del progetto d’arte pubblica Manifesto,che ogni anno prevede la realizzazione di un’opera da esporre nel centro storico di Anacapri abitualmente destinati alla comunicazione istituzionale e commerciale, Elisa Sighicelli ha lavorato su un repertorio di diapositive degli anni ’50, ’60 e ’70 del secolo scorso, scattate da anonimi turisti sull’Isola, raffiguranti motivi tipici dell’iconografia caprese e scorci inediti. 

 

L’edizione 2023 del Festival del Paesaggio di Anacapri è promossa dall’Associazione Il Rosaio con il Comune di Anacapri, organizzata con il sostegno della Fondazione Axel Munthe/Villa San Michele, realizzata grazie al supporto di Seda e Capri Palace Jumeirah, e con il contributo di Fondazione Italia Patria della Bellezza. 


Per la prima volta, la rassegna estende i suoi confini in ambito internazionale: dal 13 ottobre 2023 al 12 gennaio 2024, in occasione della giornata del contemporaneo, il Festival giungerà all'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma con la mostra,sempre a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, Lost Stars di Matteo Nasini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA