Altri Natali a Napoli: «Il tempo della festa, le radici sono gambe» tra Galleria Toledo e Auditorium Novecento

Ladoc in collaborazione con l’associazione Tourbillon e con il Goethe-Institut di Napoli

“Il tempo della festa, le radici sono gambe”
“Il tempo della festa, le radici sono gambe”
Lunedì 11 Dicembre 2023, 13:30
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“Il tempo della festa. Le radici sono gambe”, rassegna di cinema, performance e incontri, in programma per tre martedì, il 12, 19 e 26 dicembre a Galleria Toledo e all’Auditorium Novecento, ospita film provenienti da un ampio ventaglio di comunità, attraversando corpi e tradizioni. 

Il tempo della festa - Le radici sono gambe, storie di accoglienze e passaggi, prodotto da Ladoc nell’ambito della manifestazione “Altri Natali” parte del progetto Napoli a Napoli 2023 del Comune di Napoli, prende il via martedì 12 dicembre alle 17.30 a Galleria Toledo con “Wendy e Lucy” di Kelly Reichard di Kelly Reichardt, alle 19 “Summer Within” di Adam Golub e Summer Minerva. 

Summer Minerva è un'artista italo-americana che in un viaggio a Napoli riscopre e “rigenera”, da transgender, l’antico antenato di questa di figura, il femminiello; o come il grande classico del cinema Queer.

A seguire incontro “Cinema e gender”: Isabella Pinto in dialogo con Salvatore Iervolino, introduce Gaia Del Giudice.

Alla seconda edizione, dopo quella del 2022 dedicata a cinema corpi rivolte, Il tempo della festa si presenta come azione creativa che intende la cultura del territorio come proliferazione di accoglienze, come storie di passaggio, di transito nomadico.

Il perimetro semantico dell’Altrove rievoca l’evoluzione concettuale dei confini, caratterizzata da cambiamenti rilevanti negli ultimi decenni. Il cinema è, in questo, strumento privilegiato per un ripensamento critico delle relazioni tra territori, cittadinanze, forme di potere, identità, generi e confini, in epoca di globalizzazione e flussi transnazionali.

Lungo questi confini transitano corpi fragili che si avventurano in spazi spesso insidiosi, inospitali, portando con sé bagagli di desideri, saperi, culture: se i natali sono radici, queste radici sono gambe, disegnano nuove geografie, e il movimento che producono sfida i muri, connette punti di vista diversi, invita ad alzare lo sguardo verso orizzonti più ampi.

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Da queste premesse emerge una rassegna che rivendica uno sguardo strabico e allo stesso tempo caleidoscopico, capace di cogliere contemporaneamente le configurazioni assunte dal confine a piccola e a grande scala, globalmente e localmente, tenendo conto non solo delle “grandi storie”, ma anche delle “piccole storie”.

Uno sguardo rivolto sia alle radici geografico-territoriali che a quelle sociali e culturali, nonché alle loro interazioni visibili e nascoste.

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