Anacapri: da Gelsomina, musica e sapori per i primi sessant'anni

Anacapri: da Gelsomina, musica e sapori per i primi sessant'anni
di Mariano Della Corte
Venerdì 7 Agosto 2020, 16:43
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Grande attesa per martedì 11 Agosto con la festa di celebrazione dei primi sessant'anni del ristorante “Da Gelsomina” alla Migliera, ad Anacapri. Una tradizione antica di accoglienza e ristorazione quella di Gelsomina alla Migliera, in una delle aree più fertili della verde Anacapri, dove secondo i dati toponomastici pare che una volta sorgessero i campi di miglio. Il programma per martedì sera alle 20.30 prevede una degustazione a bordo piscina, alle luci del tramonto, accompagnata dall'intrattenimento musicale di Marc'Antonio DJ, cui seguirà un menu speciale all'insegna dei sapori che hanno fatto la storia del ristorante da Gelsomina, incuneato tra un vigneto ed un orto secolare, con un live speciale di Monica Sarnelli, che eseguirà una serie di pezzi della tradizione con “una passeggiata nella musica napoletana".

Da Gelsomina si trova al termine di uno degli itinerari più belli e autentici dell'isola, un luogo di silenzio e di contemplazione tanto amato da uno dei primi frequentatori nordici di Anacapri come il medico e scrittore svedese Axel Munthe o anche dal celebre scrittore inglese Graham Greene. Un fine intellettuale italiano come Alberto Moravia, ha scritto proprio da questi terreni alcune pagine del suo romanzo esistenzialista “1934”. Molti scrittori del '900 infatti sono rimasti incantati dalla verità di questi paesaggi ma anche dalla familiarità e dal senso di accoglienza delle persone, come quello di Gelsomina e Raffaele che aprirono questo che era poco più di un bar 60 anni orsono.
 
 

Racconta Gelsomina Maresca, nipote della fondatrice della struttura, terza generazione di ristoratori: “la nostra attività venne avviata come un piccolo bar che vendeva solo acqua, coca cola, birra, un bicchiere di vino e panini con prodotti fatti nella nostra terra. Oggi si è arrivati ad essere l'azienda conosciuta che siamo, con i miei genitori prima e con noi figli di Michele e Teresa. A causa del Covid-19, con grande sacrificio io e mio fratello Raffaele, abbiamo rinunciato alla festa di inaugurazione della stagione pur essendo giunti a 60 anni di attività, ma abbiamo desiderato festeggiare appena le condizioni lo hanno permesso, con una festa importante, accompagnati dalle note di Monica Sarnelli, offrendo il nostro menù storico, eseguito con la passione di sempre e la tradizione in tavola che ci ha spinto a guardare avanti. Piatti semplici, poco elaborati ma genuini e locali, del nostro giardino.”

Così martedì, a ridosso di San Lorenzo, con un cielo stellato a far da testimone, Gelsomina porta la storia del locale a tavola, un menù tipico, fatto delle pietanze che hanno reso noto il ristornate, gli stuzzichini con tanti prodotti dell'orto, i ravioli capresi con la ricetta di nonna Gelsomina, il pollo al mattone ed il coniglio alla cacciatora, dei must presenti in tanti manuali di cucina caprese, a conclusione le delizie della casa, ovviamente al sapore di limone.
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