Francesco Paolantoni al Teatro Cilea: in scena «O… Tello O… Io»

Lo spettacolo va in scena dal 29 febbraio al 3 marzo e poi dal 5 al 10 marzo

Locand
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 12:30
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Ottavo appuntamento per la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Cilea  con lo spettacolo dal titolo «O… Tello O… Io» scritto, diretto ed interpretato da Francesco Paolantoni. In scena Stefano Sarcinelli, Felicia del Prete, Raffaele Esposito, Arduino Speranza e Simona Barattolo. L'opera andrà in scena dal 29 febbraio al 3 marzo e successivamente dal 5 al 10 marzo.


«Io sono di Napoli e ci vivo e fare teatro nella mia città è una gioia, una soddisfazione unica e particolare - racconta Paolantoni- Con 'O Tello o… io’ ritorno in scena con una compagnia bravissima con la quale facciamo commedia dell’arte ed è meraviglioso farla nella città che l'ha inventata.

Vi aspetto al Teatro Cilea per dieci giorni di spettacoli».


Una serata filo-drammatica,  uno spettacolo che con una scrittura ispirata alla commedia dell’arte, dal ritmo veloce, e con il meccanismo del “teatro nel teatro” racconta le disavventure di una compagnia amatoriale (tutti sempre rigorosamente in scena) che nel primo atto è intenta a fare le prove di uno spettacolo che debutterà l’indomani sera.
Il testo scelto dal regista, un po’ per allontanarsi dal classico repertorio eduardiano delle compagnie amatoriali, un po’ perché vuole affrontare il tema della gelosia, sentimento che solitamente tende a rovinare i rapporti è: Otello.

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Il primo atto si sviluppa tra il tentativo di provare lo spettacolo, le deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, le dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più. L’unica soluzione è che il regista stesso interpreti Otello, senza però conoscerne la parte.


Nel secondo atto, col palcoscenico diviso in due, da una parte lo spettacolo in corso e dall’altro i camerini, si assisterà simultaneamente e contemporaneamente sia alla impietosa messa in scena di Otello (con un inevitabile finale diverso che mai avrebbe immaginato Shakespeare) che agli strambi eventi degli attori affrontati nei camerini.
 

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