Il garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, Paolo Colombo, ha trasmesso al Consiglio regionale la Relazione sulle attività svolte nell'anno 2021. La relazione che è composta da 68 pagine è consultabile sul sito del garante. «Nell'anno 2021 - dichiara Colombo - il persistere della pandemia e le difficoltà generali hanno accentuato le disuguaglianze penalizzando ancor di più i più fragili. Ci sono state numerose novità normative, quali fra l'altro: il Pnrr e la legge Delega sulla disabilità che si auspica provochino dei miglioramenti nei prossimi anni.»
«L'ufficio del garante - è scritto in una nota - ha compiuto l'impossibile per tutelare i diritti delle persone con disabilità: anche quest'anno ha gestito oltre 2500 segnalazioni, svolto funzioni di monitoraggio, di facilitazione e di sollecitazione rispetto alla pubblica amministrazione, agli enti pubblici, agli enti locali e ai soggetti privati.
Colombo informa che «sono stati sviluppati i canali di comunicazione, quali: Facebook, Instagram, Twitter. Inoltre, sono state trasmesse informazioni anche mediante comunicati stampa, partecipazioni a convegni, trasmissioni in tv, via radio, in via telematica (webinar e video conferenze). È stato effettuato l'aggiornamento del sito istituzionale del Garante. È stata approvata l'adozione della Carta dei diritti delle persone con disabilità in ospedale. Si è continuato a costruire una rete e a promuovere delle collaborazioni con tutti i soggetti interessati alla materia».
«Vi è stata - evidenzia il garante - la continuazione di progetti quali: “Campania solidale”, “Campania accessibile”, il protocollo d'intesa con l'Anci Campania e collaborazioni con le Università della Campania. Anche quest'anno, sono stati istituiti: il bando per le scuole “Raccontami la disabilità”, il Premio al merito civico per la solidarietà e l'inclusione nei confronti delle persone con disabilità e il registro degli Amministratori di Sostegno. È proseguita l'organizzazione del Comitato tecnico scientifico, a cui aderiscono componenti del mondo universitario, degli ordini professionali, del mondo del volontariato. Infine, si è organizzato un coordinamento delle principali fondazioni operanti in Campania e si è promossa la valorizzazione della tematica dei beni confiscati».