Matachione in aula attacca l’ex moglie: «Accusato per rancore, vogliono distruggerm»

di Dario Sautto
Martedì 4 Novembre 2014, 23:10 - Ultimo agg. 23:47
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Il Tribunale del Riesame si pronuncerà oggi, o al massimo domani, sulla richiesta di annullamento della misura cautelare presentata dai tre indagati della maxi-inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli sulla presunta corruzione di due ufficiali della Guardia di Finanza da parte dell’imprenditore farmaceutico di Torre Annunziata Nazario Matachione.

Ben sei ore di arringhe difensive – ininterrottamente da mezzogiorno fino alle 18 – non hanno permesso al Tribunale della Libertà di prendere una decisione immediata sulle questioni sollevate dai legali difensori degli indagati: il collegio, presieduto dal giudice Ardituro, si è riservato e si pronuncerà solo nelle prossime ore.



All’udienza erano presenti anche i tre indagati: con Matachione alla sbarra c’erano i colonnelli Fabio Massimo Mendella e Fabrizio Giaccone, tutti accusati di corruzione. A differenza dei due ufficiali delle Fiamme Gialle, però, il «re delle farmacie» ha chiesto di prendere la parola ed ha fornito una dichiarazione spontanea sulla vicenda.



In discussione c’era il primo ordine di arresto, quello del 14 ottobre scorso, relativo ai favori a Mendella, ai viaggi all’estero pagati a Giaccone e a quel prezioso Rolex Daytona, tutti fatti risalenti al periodo inquadrato intorno al 2010. «Le accuse si fondano sul rancore e sul risentimento della mia ex moglie nei miei confronti» ha ribadito Matachione, attaccando Maria Palomba, la sua principale accusatrice.



«Ho subito più controlli io alle mie farmacie che tutti i miei colleghi d’Italia – ha aggiunto Matachione – e mai è emerso nulla di particolarmente rilevante. Qui è in atto un tentativo mirato a distruggere le mie aziende».



Sull’amicizia con gli ufficiali, poi, Matachione ha proseguito: «A quel famoso controllo che io avrei ”aggiustato” Giaccone non ha preso parte, né tantomeno ci conoscevamo. Nemmeno allora venne fuori nulla. La nostra amicizia, poi, è nata solo successivamente».



I viaggi di Giaccone e famiglia a Parigi e New York, pagati con la carta di credito di Matachione, sono considerati un’evidenza della corruzione perpetrata dall’imprenditore nei confronti dell’allora comandante del Gruppo di Torre Annunziata della Guardia di Finanza: «Anticipai quei soldi ad una persona che considero un amico, che me li avrebbe anche restituiti. La restituzione, però, non è avvenuta».



I viaggi costarono circa 10mila euro l’uno e furono pagati con l’American Express di Matachione, come dimostra l’estratto conto sequestrato a casa dell’ex moglie Maria Palomba. Più nel tecnico si sono calati i suoi due legali, gli avvocati Elio D’Aquino e Domenico Ciruzzi, che hanno puntato sulla «mancanza di gravi indizi di colpevolezza» e sulla «inutilità della misura cautelare in carcere», per la quale hanno chiesto l’annullamento.



I due avvocati hanno ribadito che «non sussisteva alcun pericolo di fuga in Brasile» poiché si trattava di «un viaggio programmato da tempo, con biglietti di andata e ritorno già acquistati». «Le indagini – hanno ribadito i legali – si fondano su fonti confidenziali, scritti anonimi e dichiarazioni di una ex coniuge inattendibile e, tra l’altro, concorrente sul mercato».



Dai difensori di Giaccone, invece, è arrivata la richiesta di annullamento dell’ordinanza per «incompetenza territoriale dell’ufficio inquirente», con il riconoscimento della Procura di Torre Annunziata come unico organo competente ad indagare. In aula, a ribadire la consistenza delle tesi accusatorie, era presente il sostituto procuratore Vincenzo Piscitelli, che ha coordinato le attività d’indagine insieme ai pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano della Procura di Napoli.



La decisione, dunque, è slittata alle prossime ore, proprio nell’imminenza della discussione sulla seconda ordinanza – quella dei test di Farmacia e sulla presunta corruzione di alcuni funzionari della Regione Campania, che ha portato in carcere anche Umberto Celentano – che era programmata per questa mattina ma che, molto probabilmente, slitterà a domani. In questo caso, alla sbarra ci saranno Matachione e Celentano.



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