Vaccino Covid, Moderna: «Efficace contro varianti inglese e sudafricana»

Vaccino Covid, Moderna: «Efficace contro varianti inglese e sudafricana»
Vaccino Covid, Moderna: «Efficace contro varianti inglese e sudafricana»
Lunedì 25 Gennaio 2021, 15:28 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 07:32
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Il vaccino Moderna è efficace contro le varianti del Covid inglese e sudafricana. L'azienda americana testerà una dose aggiuntiva di richiamo del suo COVID-19 Vaccine (mRNA-1273) per studiare la capacità di aumentare ulteriormente la risposta immunitaria contro le varianti. In totale quindi le dosi da utilizzare, una volta conclusa questa sperimentazione, diventerebbero 3. «Mentre cerchiamo di sconfiggere il virus COVID-19, che ha causato la pandemia, crediamo che sia fondamentale essere proattivi mentre il virus si evolve» ha dichiarato Stéphane Bancel, Chief Executive Officer di Moderna.

I dati

L'azienda ha illustrato i primi risultati emersi da studi condotti in vitro con i sieri di vaccinati «che mostrano attività contro più ceppi».

Sembra che «la vaccinazione con il vaccino Moderna ha prodotto titoli neutralizzanti contro tutte le principali varianti emergenti testate, comprese 'B.1.1.7' e 'B.1.351', identificate per la prima volta rispettivamente nel Regno Unito e nella Repubblica del Sud Africa», ha evidenziato l'azienda, riportando alcuni risultati disponibili - al momento - in versione pre-print. Anche se gli anticorpi «sono diminuiti di sei volte contro il ceppo sudafricano ma la risposta anticorpale indotta dal vaccino è rimasta al di sopra dei livelli che dovrebbero essere protettivi». Pertanto, per avere una protezione efficace contro il coronavirus, Moderna ritiene che siano sufficienti due dosi del vaccino standard.

Test su vaccino booster

Moderna sta procedendo inoltre nello studio di un nuovo candidato vaccino contro il Covid (rispetto a quello già approvato), di tipo booster (definito mRNA-1273.351), contro la variante sudafricana. Il vaccino Moderna nella versione attuale è efficace, spiega l'azienda, per garantire la protezione dalla variante Sudafricana, ma in misura minore rispetto alla risposta del sistema immunitario ottenuta contro la variante inglese. Contro la variante Sudafrica si riscontrata «una riduzione di sei volte dei titoli anticorpali neutralizzanti. Ma i livelli rimangono al di sopra dei valori che ci si aspetta siano protettivi».

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