Abusa della figlia adottiva: cinque anni di carcere al patrigno orco

Abusa della figlia adottiva: cinque anni di carcere al patrigno orco
di Viviana De Vita
Lunedì 16 Febbraio 2015, 23:50 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 08:50
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Baci sulle labbra, rapporti orali ed effusioni amorose: cinque anni di reclusione per L.Z. 46 anni di San Cipriano Picentino accusato di aver abusato della giovanissima figlia adottiva. La sentenza è stata pronunciata ieri dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno (presidente De Luca, a latere Dezio e Cataudella), all’esito del processo di primo grado. L’imputato è stato inoltre condannato ad una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 10mila euro, in favore della figliastra, costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Valentina Restaino.



I fatti, oggetto del procedimento giudiziario, risalgono al periodo compreso tra il 2005 ed il 2007 quando la minore – una ragazzina con un passato traumatico e vissuta per anni in un centro di accoglienza – non aveva ancora compiuto 16 anni. Protagonisti dei perversi giochi erotici sarebbero stati il 46enne, che aveva preso la piccola in affido, accusato solo di atti sessuali con minorenne e il suo anziano padre deceduto nel corso del procedimento giudiziario che rispondeva di violenza sessuale aggravata. La storia è venuta a galla un po’ di tempo fa quando la ragazzina denunciò i presunti abusi a cui sarebbe stata sottoposta per anni dal patrigno che, insieme con la moglie, decise di prendere in affido due bambini, un maschietto ed una femminuccia che vivevano in un centro di accoglienza.
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