Accorpamenti, a Nocera Inferiore addio al quinto plesso. «Penalizzata la scuola della periferia»

La rivoluzione prevede la scomparsa del quinto comprensivo che viene spacchettato tra gli altri quattro, proteste dei genitori

Il quinto plesso
Il quinto plesso
di Nello Ferrigno
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 07:00
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Il sindaco Paolo De Maio auspicava un voto unanime, invece si è trovato di fronte ad una maggioranza risicata: 3 a 2. Sono i voti che le dirigenti scolastiche dei cinque istituti comprensivi di Nocera Inferiore hanno dato alla proposta di dimensionamento scolastico in virtù della norma che prevede un numero di iscritti per ogni istituto non inferiore a 900. Dal prossimo anno scolastico i comprensivi (infanzia, elementari e medie) saranno quattro.

La rivoluzione prevede la scomparsa del quinto comprensivo che viene spacchettato tra gli altri quattro. Il nuovo scenario, rispetto al precedente accordo, prevede il primo comprensivo con sede legale al plesso Solimena in via Nola che recupera l’intera popolazione scolastica del plesso di via Marconi e di Piedimonte Chivoli oltre all’infanzia di via Origlia e via Sant’Anna. Il totale degli iscritti è 1013. Il secondo comprensivo conferma la scuola media De Lorenzo oltre alla primaria di via Fava e Capo Casale, primaria e infanzia di Santa Chiara, gli alunni sono 1069. Rientrano nel terzo comprensivo il plesso Li Pira di via San Pietro con primaria e infanzia di Cicalesi e San Mauro con 1119 iscritti. Infine il quarto con scuola media Alpi, Maria Teresa di Calcutta e Sant’Anna, oltre a primaria e infanzia del plesso Marrazzo, Regina Mundi e Montevescovado, gli alunni sono 933.

Ma ci sono già le prime critiche. A sollevarle le famiglie delle scuole di periferia come Piedimonte. Annalisa Consagno, presidente del Consiglio d’istituto del quinto, ha rimarcato che «la scuola di periferia in questo modo è stata smembrata con i plessi ricollocati un po’ dappertutto, si intacca l’identità di un territorio per accontentare tutti gli altri. Hanno sacrificato i quartieri di periferia».

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Per il consigliere comunale Tonia Lanzetta «la situazione è peggiorata, nei quartieri di Piedimonte, Arenula e Pietraccetta si perde la dirigenza stabile in favore dell’istituto di via Nola. L’unica ed ultima speranza è il ricorso presentato dalla Regione Campania contro il dimensionamento scolastico complessivo».
 

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