Concorso esterno in associazione mafiosa,
avvocato riabilitato dalla Cassazione

Concorso esterno in associazione mafiosa, avvocato riabilitato dalla Cassazione
di Angela Trocini
Venerdì 24 Settembre 2021, 06:00 - Ultimo agg. 10:22
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L'avvocato Giuseppe Bisantis può ritornare ad esercitare la professione forense. I giudici del Riesame, accogliendo le prescrizioni della Corte di Cassazione, ha abrogato le misure a carico del professionista nocerino (obbligo di firma e sospensione dall'attività) indagato alcuni mesi fa nell'ambito di un blitz della Dda di Catanzaro. L'accusa nei suoi confronti era di concorso esterno in associazione mafiosa: secondo l'antimafia calabrese, il professionista (difeso dall'avvocato Massimiliano De Rosa) aveva favorito una società «in odore di 'ndrina».

Alla base delle accuse (che hanno portato l'avvocato del Foro di Nocera Inferiore prima agli arresti domiciliari e poi all'obbligo di firma con la sospensione dall'attività professionale) due intercettazioni che vedevano Bisantis prima accettare un incarico professionale dalla società Talarico (azione legale regolarmente esperita) e, poi, incassare un anticipo proprio per quel ricorso.

Nel primo ricorso al Riesame, i giudici avevano riconosciuto il corretto comportamento del professionista nel primo incontro, ma per quanto riguardava il secondo avevano avanzato dubbi visto che due accompagnatori di Talarico avevano chiesto all'avvocato pareri legali riguardo ad un omicidio avvenuto una decina di anni prima.

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La Cassazione, al contrario, ha accolto le tesi difensive dell'avvocato De Rosa rinviando gli atti ai giudici del Riesame e disponendo a questi ultimi sia di fornire ulteriori elementi su cui basare la misura cautelare (che in caso contrario, a loro parere, non aveva ragione di esistere) sia di esprimersi sull'utilizzabilità delle intercettazioni che - sempre per la Cassazione - riguardavano «nulla di più che l'accettazione di incarichi professionali da parte dell'avvocato». 

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