Adesca ragazzino in chat, nei guai un 44enne di Sarno

Perquisita la casa di un uomo che risulta indagato anche per pornografia minorile, presi computer e cellulari. Gli approcci col ragazzino di Ascoli Piceno denunciati dalla famiglia non sarebbero mai sfociati in incontri fisici

Adescamento via chat
Adescamento via chat
di Nicola Sorrentino
Sabato 29 Luglio 2023, 07:00
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Un uomo di 44 anni di Sarno è indagato per adescamento di minore e pornografia minorile. Giorni fa, i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, portando via diverso materiale, tra computer, telefonini e ulteriori supporti informatici. L’inchiesta, allo stato ancora nella fase preliminare, viene condotta dalla Procura di Ancona. Oltre alle prime due ipotesi di reato, gli inquirenti contestano all’uomo anche il reato di detenzione di materiale pornografico e atti sessuali con minore. Stando all’ipotesi accusatoria, i cui dettagli restano al momento coperti dal segreto istruttorio, l’indagato avrebbe avuto contatti con un minore, al di sotto dei 14 anni di età, esclusivamente attraverso la rete. Gli episodi sui quali la Procura intende fare chiarezza risalgono al luglio dello scorso anno, ad Ascoli Piceno

I contatti tra l’uomo e il minore sarebbero avvenuti attraverso delle chat, con una serie di messaggi che rappresentano oggi un punto di partenza nel lavoro d’indagine della Procura. Attraverso quella forma di comunicazione, l’uomo ne avrebbe approfittato per inviare materiale pornografico: foto e video destinati al minore. L’inchiesta fu aperta dopo che questa serie di circostanze, comprensive di messaggi e materiale di vario genere, confluirono in una denuncia sporta dalla famiglia della vittima. Da lì il primo lavoro d’indagine per risalire all’identità dell’uomo, ai suoi indirizzi, agli spazi che utilizzava per parlare con il minore, fino all’individuazione del suo domicilio. Dopo aver raccolto la denuncia, il pm titolare del fascicolo ha disposto una perquisizione presso casa dell’indagato, effettuata giorni fa dai carabinieri di Sarno, dietro delega. Il materiale sequestrato riguarda uno smartphone, con l’acquisizione dei vari profili/account nelle disponibilità dell’indagato.

Ancora, gli inquirenti hanno portato via diversi hard disk, alcuni notebook, pen drive, schede di memoria di una macchina fotografica e oltre un centinaio di cd/dvd. La quantità di materiale sequestrato sarà oggetto di analisi da parte dei carabinieri, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge. Spetterà poi agli esperti in materia verificare la tipologia di contenuto presente nei supporti informatici, tra immagini, filmati, comunicazioni scritte, registrazioni, appunti, documenti e tutto ciò che riguarderà, eventualmente, i contatti tra l’uomo e il minore. Dal suo lato, l’indagato potrà nominare un proprio consulente tecnico di parte, presentare memorie riguardo le ipotesi di reato mosse dal pubblico ministero, così come di rilasciare dichiarazioni in relazione all’indagine che lo riguarda. L’inchiesta avrà una sua evoluzione nel momento in cui saranno chiariti i rapporti e le comunicazioni tra il 44enne e il minore, oltre ai riscontri da cristallizzare rispetto a quanto contenuto in denuncia.
 

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