La babygang degli estorsori:
«I nostri capi? Due under 15»

La babygang degli estorsori: «I nostri capi? Due under 15»
di Angela Trocini
Sabato 27 Ottobre 2018, 06:40 - Ultimo agg. 10:41
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Hanno parzialmente confermato le accuse i tre minorenni accusati di far parte della baby gang che, fino allo scorso mese di luglio (dall'estate precedente), avrebbe messo a segno atti intimidatori ed estorsioni nei confronti di alcuni commercianti stranieri. Ieri, infatti, si sono tenuti gli interrogatori dei tre indagati che a inizio settimana sono stati raggiunti da misure cautelari (due in comunità e uno ai domiciliari), anche se complessivamente gli indagati sarebbero una decina (a piede libero), tra cui anche un maggiorenne che da settembre scorso è finito anche lui agli arresti domiciliari. Diverse le dichiarazioni rese dai tre minorenni: c'è chi, sin dallo scorso mese di agosto quando già fu raggiunto da misura cautelare, oltre ad ammettere gli addebiti ha anche fatto chiamate in correità chiarendo anche alcuni ruoli. Il 16enne, infatti, ha riferito che i raid erano organizzati da due fratelli (uno di 15anni e l'altro non imputabile in quanto minore di 14 anni) ai quali il folto gruppo di ragazzini dava ascolto (individuandoli probabilmente come una sorta di capi) e tutti insieme - una volta presa di mira l'attività commerciale - compivano un bel po' di angherie: non avendo soldi in tasca e volendo sentirsi grandi, i componenti della gang si appropriavano o consumavano, anche all'interno dello stesso locale, merce senza poi pagarla.
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