Cede muro al cantiere della fabbrica ex Cirio nell’area archeologica di Capaccio Paestum

Sono in corso lavori per restauro e riallestimento del museo del Santuario di Santa Venere per un importo di 20 milioni

La zona interessata dal crollo
La zona interessata dal crollo
di Antonio Vuolo
Domenica 31 Marzo 2024, 07:00
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Crollo di un muro perimetrale nel cantiere dell’ex Cirio, a pochi passi dalla cinta muraria dell’area archeologica di Capaccio Paestum. L’improvviso crollo è avvenuto venerdì sera all’interno del cantiere dove sono in corso i lavori di restauro e riallestimento del museo del Santuario di Santa Venere, dell’ex stabilimento e della nuova porta di accesso al Parco e al Museo Archeologico di Paestum, finanziati dal Cipe per 20 milioni di euro. Il cedimento, di diversi metri, ha interessato uno dei capannoni più antichi dell’ex complesso industriale. Si tratta dell’edificio vicino al parcheggio lungo via Magna Graecia, in località Santa Venere, destinato poi ad ospitare parte dei reperti archeologici attualmente stipati nei depositi del museo.

Resta da capire cosa è accaduto all’interno del cantiere. Considerando la struttura come un sito protetto per il suo valore culturale, e tenendo conto del ritrovamento di manufatti antichi nelle vicinanze e sotto di essa, ora è necessario determinare se il crollo è stato accidentale oppure se è stato eseguito un abbattimento previsto dal progetto nell’ambito dei lavori di restauro conservativo. Per il momento, dal Parco Archeologico di Paestum-Velia non è arrivata nessuna versione ufficiale su quanto accaduto all’interno del cantiere. Fortunatamente, c’è da sottolineare che non si sono registrati feriti né danni a cose o mezzi. Proprio nella giornata di venerdì, tra l’altro, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aveva citato anche il cantiere dell’ex Cirio, a Capaccio Paestum, nell’ambito degli interventi in essere su tutto il territorio regionale, evidenziando l’impegno di 20 milioni per i lavori di riqualificazione.

Tali lavori sono iniziati a metà dello scorso novembre, con l’obiettivo di riqualificare l’ex fabbrica di pomodori Cirio che fu costruita nel 1907 in parte sugli antichi resti di un santuario dedicato ad Afrodite, la cui presenza è ancora oggi ricordata nel toponimo della zona Santa Venere. Dopo la necessaria operazione di bonifica da eventuali ordigni bellici, è stata eseguita la messa in sicurezza e l’allestimento del cantiere in tutto il lotto, per consentire poi l’avvio dei lavori di preparazione delle murature storiche da restaurare e la fase successiva del vero e proprio restauro.

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Proprio in occasione della conferenza stampa di apertura del cantiere, il direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo, aveva sottolineato l’importanza dell’opera: «L’avvio dei lavori all’ex stabilimento Cirio segna l’impegno concreto ad ampliare e ridefinire il complesso del Parco archeologico di Paestum e Velia e a potenziare il suo rapporto con il territorio».

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