Ancora un'asta pubblica, dopo la proroga decisa per le aste bandite un mese fa. Il Comune di Salerno prova di nuovo a vendere l'area della litoranea orientale che ospita il campo Volpe. Ma mette all'asta anche l'area prog 3 di via Vinciprova, comprendente parte dei parcheggi oggi gestiti da Salerno Mobilità, e l'ara prog 4, in via Eduardo de Filippo nella zona orientale della città. L'intento è chiaro: battere cassa. La consapevolezza che le aste possano di nuovo andare deserte non è casuale la proroga delle aste bandite un mese fa è tale che, stavolta, palazzo di città annuncia già un piano di riserva: il Comune si riserva, «in caso di mancata aggiudicazione degli immobili, di procedere a trattativa con Invimit Sgr Spa (Società di gestione del ministero dell'Economia e delle Finanze) per la cessione degli stessi utilizzando tutti i canali previsti dalla vigente normativa». In vendita palazzo di città mette, stavolta, tre aree di trasformazione. Torna l'area prog 6 della litoranea orientale sulla quale sorge il campo Volpe, per una superficie di 42.770 metri quadri. Il prezzo a base d'asta è di 7.172.000 (oltre 2 milioni e mezzo in meno rispetto all'ultima asta). All'asta anche l'area di via Vinciprova: una superficie di 32.883 metri quadri nei pressi della rotatoria della Lungoirno intitolata a Diego Cacciatore. Il prezzo a base d'sta è di 3.240.000 euro. Infine, in vendita c'è l'area prog 4, in via Eduardo De Filippo, non lontano dalla zona Picarielli di Pastena e dunque della sede dei Servizi Demografici ed elettorali, Statistica e censimento. Si tratta di un'ara di trasformazione di 15.243 metri quadri di superficie. Il prezzo a base d'asta è di 1.200.000 euro. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12 del 15 settembre.
È la stessa data in cui scade la proroga delle aste precedenti, quelle che sarebbero altrimenti scadute alla fine di luglio.
L'alienazione del patrimonio comunale è tra i punti principali del patto Salva città sottoscritto con la presidenza del Consiglio dei ministri. È una delle azioni che il Comune deve mettere in campo per provare a risanare l'enorme disavanzo nei conti. Tanto che, come annunciato dall'assessore Paola Adinolfi in Consiglio e precisato sul bando dell'ultima asta, se la procedura dovesse andare deserta, palazzo di città procederebbe a trattativa con Invimit. La società, partecipata al 100% dal Mef, ha approvato il Progetto Opa, uno strumento per acquistare immobili su tutto il territorio nazionale da destinare, in questo primo lancio, alla realizzazione di residenze per studenti.