Primo guarito al polo Covid di Scafati,
il 66enne di Cava torna a casa dopo la paura

Primo guarito al polo Covid di Scafati, il 66enne di Cava torna a casa dopo la paura
di Daniela Faiella
Lunedì 30 Marzo 2020, 06:40 - Ultimo agg. 07:30
2 Minuti di Lettura
C’è il primo guarito al polo Covid di Scafati. È stato dimesso sabato pomeriggio dal reparto di Broncopneumologia. Classe 1954, residente a Cava de’ Tirreni, il paziente è stato sottoposto, come da protocollo, ai due tamponi di verifica nell’arco delle 24 ore. Entrambi sono risultati negativi. Una buona notizia, che lancia un segnale di speranza, instillando fiducia e ottimismo. Una storia come tante che si incrociano tra le 14 postazioni per malati Covid attivate al terzo piano del presidio di Scafati. Una storia di paura e speranza allo stesso tempo, vissuta in totale isolamento, tra le pareti di stanze blindate, lontano dagli affetti, con il solo conforto degli sguardi incoraggianti di medici ed infermieri, bardati e protetti.

Qualche linea di febbre, poi la tosse secca e l’insufficienza respiratoria. L’inizio del calvario è quasi sempre lo stesso. Il 66enne di Cava de’ Tirreni manifesta i primi sintomi venti giorni fa. Ha la febbre, ma nulla fa pensare al Coronavirus. Resta a casa, a riposo, per circa una settimana, ma la temperatura continua ad aumentare. Il 16 marzo l’uomo arriva in ospedale, a Nocera Inferiore. L’esito della tac è inequivocabile: polmonite interstiziale bilaterale. Il risultato del tampone conferma la diagnosi di contagio da Covid 19. L’uomo viene ricoverato in malattie infettive dove resta per alcuni giorni. Le sue condizioni si aggravano, iniziano i problemi respiratori, che ne rendono necessario il trasferimento in terapia sub intensiva, nel reparto di broncopneumologia del polo Covid di Scafati. 

La terapia farmacologia a base di antivirali ed antimalarici che gli viene somministrata si rivela efficace. Le condizioni del cavese migliorano sensibilmente. I due tamponi di controllo, effettuati tra il 25 ed il 26 marzo, nel giro di 24 ore, confermano la negatività al virus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA