#CuraUnaSpiaggia: M5S in campo
per ripulire il litorale salernitano

Cura una spiaggia a Salerno
Cura una spiaggia a Salerno
di Giovanna Di Giorgio
Martedì 28 Agosto 2018, 17:32
2 Minuti di Lettura
Guanti, rastrello e ramazza e via, tutti insieme, a pulire le spiagge libere della provincia di Salerno. L'apputamento è per domenica 2 settembre, di prima mattina, da Praiano a Sapri, passando per Vietri sul Mare, Salerno, Pontecagnano, Battipaglia, Eboli, Paestum e Agropoli. Si chiama «#curaunaspiaggia», con tanto di hashtag, e si tratta dell'iniziativa lanciata dal meetup Amici di Beppe Grillo Salerno lo scorso anno, portata avanti per tutta l'estate nel capoluogo, e raccolta sul finire della bella stagione dai meetup sparsi nel territorio salernitano.

«Cura una spiaggia è rivolta non solo a sensibilizzare la cura delle spiagge - spiega la sentrice pentastellata Luisa Angrisani - ma le amministrazioni comunli a essere attente alle spiagge libere che mancano di servizi efficaci, quali la raccolta differenziata, i servizi igienici, l'accesso ai diversamente abili. Questa iniziativa è in linea con le scelte del ministro Costa - conclude la senatrice - Da quando si è insediato ha lanciato la campagna "Io sono ambiente", proprio perché la cura del territorio e dell’ambiente è molto cara al M5S».

Quelle che praticamente saranno messe in campo domenica saranno operazioni di pulizia dei litorali e sensibilizzazione dei cittadini. «L'obiettivo - spiega l'attivista Giancito Chirichella - è sensibilizzare i cittadini e dare un esempio e un contributo pratico, raccogliendo i rifiuti e differenziandoli in spiaggia con strumenti adeguati. Però, oltre all’informazione e alla sensibilizzazione in chiave ambientale, vogliamo sollecitare le amministrazioni comunali a fare quello che non fanno da anni. In spiaggia non ci sono sempre condizioni igieniche sicure, poi c’è il problema dell’abbandono dei rifiuti, non ci sono contenitori per la raccolta differenziata - continua - Mancano servizi, si registrano lacune dal punto di vista degli accessi, con le persone con disabilità motoria che non hanno la possibilità di accedere alle spiagge. Insomma, va ripensato il modello della spiaggia pubblica, anche per quanto riguarda le vie di comunicazione, i trasporti, la possibilità di arrivare in spiaggia con una biciletta e trovarvi delle rastrelliere».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA