Salerno, Barbirotti assolto: «Il mio incubo durato 13 anni»

Era il presidente del Consorzio Bacino Salerno 2

Barbirotti con gli avvocati e il deputato Borrelli
Barbirotti con gli avvocati e il deputato Borrelli
Sabato 17 Giugno 2023, 09:10 - Ultimo agg. 09:11
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«Subire un processo che dura 13 anni, sapendo di non aver fatto nulla contro la legge e di aver anzi lavorato sempre nell'interesse della comunità, fa molto male». Era emozionato, nel dover riaprire una ferita ancora aperta, l'avvocato Dario Barbirotti, ex presidente del Consorzio di Bacino Salerno 2 l'ente di riferimento per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti che, dopo 13 lunghissimi anni ha finalmente ottenuto giustizia chiudendo con un'assoluzione la sua vicenda giudiziaria. La sentenza, pronunciata mercoledì dai giudici della terza sezione penale, cancella svariati capi d'accusa, costruiti dalla Procura che ipotizzava il reato di associazione per delinquere finalizzata all'abuso d'ufficio, a carico di Barbirotti e di altri funzionari, tutti assolti all'esito del processo di primo grado. «È stato un lungo cammino, un incubo durato ben 13 anni» - ha commentato l'avvocato Barbirotti nel corso di una conferenza stampa nei locali di 3EM, in via Raffaele Mauri in cui si è ripercorsa l'intera vicenda insieme agli avvocati Silverio Sica e Antonietta Cennamo e al deputato di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. «Passare per un delinquente, nonostante si sia convinti di aver lavorato bene ha affermato l'avvocato è molto triste e il mio non sarà di certo né il primo né l'ultimo caso. Sono state portate avanti, per ben 13 anni, accuse infamanti basate sul falso. La politica è ben altra cosa. L'avversario politico si batte con il confronto, con le idee, non utilizzando la Procura che dovrebbe, dal suo canto, cercare la verità e non il colpevole da sbattere in prima pagina».

«In questo processo abbiamo dovuto affrontare, nella fase dell'istruttoria, quello che invece andava approfondito nella fase delle indagini preliminari» ha dichiarato l'avvocato Antonietta Cennamo, difensore di Barbirotti insieme all'avvocato Silverio Sica. «Ci siamo trovati a dover fare la parte degli inquirenti, facendo conoscere noi la verità. Abbiamo fatto indagini difensive, prodotto documenti e sollecitato il pubblico ministero ad ascoltare testimoni chiave per chiarire i fatti». «Tutto questo era inevitabile», ha commentato l'avvocato Silverio Sica. «È il sistema giudiziario italiano che provoca queste storture.

Problemi storici antichissimi e non risolvibili perché nessuno in Italia vuole davvero risolverli. L'avvocato Barbirotti, che stimo e comprendo, è finito nel classico tritacarne giudiziario italiano, dal quale non si esce se non attraverso un percorso accidentato e lunghissimo. Oggi però possiamo dire che il calvario di un cittadino perbene è finito». «Dal punto di vista mediatico c'è una distanza notevole tra la notizia dello scandalo, finita su tutti i giornali e i media sia locali che nazionali, e la notizia della sua assoluzione che certifica la completa estraneità a fatti mai verificatisi tra l'altro» ha affermato Borrelli. «Come cittadino e come uomo delle istituzioni, l'avvocato Barbirotti, ha diritto almeno allo stesso spazio di quello dedicato alle accuse». 

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