La rinascita della farmacista: «Io guarita,
l'ho capito specchiandomi nel mio mare»

È tornata al lavoro da pochi giorni e, come aveva promesso, non appena ha saputo di poter mettere il naso fuori casa, si è concessa una passeggiata (con mascherina) sul Lungomare. «Quando mi sono specchiata nel mio mare ho capito che ero guarita». Sorride alla (nuova) vita Geri Chiancone, una rinascita. Dopo quasi sessanta giorni ha definitivamente sconfitto il coronavirus e, a piccoli passi, torna alla sua quotidianità. Una routine semplice, fatta di piccole cose: il lavoro, la spesa, una boccata d’aria e soprattutto l’abbraccio tanto agognato con marito e figli. Respira aria di normalità, tant’è che da martedì è tornata dietro il bancone della Farmacia Verdi di Salerno. Quando a piedi raggiunge il posto di lavoro che le è mancato tanto c’è ancora qualcuno che la schiva e cambia marciapiede, che sorridendo le dice «stammi lontana», ma per fortuna c’è anche un vecchietto che alla sua vista si commuove e le dice: «Ho pregato tanto per voi, che meraviglia vedervi qua».
 
È la forbice delle emozioni della «dottorè» come la chiamano tutti. «Ribadisco che l’unica via per debellare il covid è dire di averlo. Ricevo tantissime testimonianze di affetto, una vicinanza incredibile che è stata più di una medicina». Geri è fuori dal tunnel da sabato scorso. Per fugare ogni dubbio è ricorsa a quattro tamponi. Ai tre (già) negativi di controllo, quelli che si fanno per prassi, lei ne ha voluto aggiungere un altro. «Accusavo ancora stanchezza - racconta - e decimi di febbre la sera. I dottori dell’Asl sono stati di una disponibilità e presenza unica. In particolare vorrei ringraziare il dottor Liguori».

È con lui la conversazione che regala il sospiro di sollievo. «Anche il quarto tampone è negativo». L’esito è arrivato sabato mattina presto, l’orario perfetto per regalarsi quella famosa passeggiata. Ma prima di aprire la porta ha spalancato le braccia a marito e figli.