Lo scempio della Foce Tusciano:
una discarica a cielo aperto

Lo scempio della Foce Tusciano: una discarica a cielo aperto
di Marco Di Bello
Lunedì 26 Marzo 2018, 21:09 - Ultimo agg. 27 Marzo, 09:26
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Sono le immagini di un disastro, in verità già annunciato, quelle che ritraggono la foce del fiume Tusciano. La spazzatura, a volte abbandonata altre volte trasportata dal mare, comunque sempre a causa dell’uomo, assedia l’arenile e la pineta battipagliese.

Manca poco alla stagione balneare. Eppure, la situazione delle spiagge battipagliesi è la stessa di sempre. Cumuli di immondizia in ogni dove e di ogni genere giacciono adagiati fin sulla battigia. Non viene risparmiata, tuttavia, neanche la pineta dove si possono trovare persino i materiali di risulta di ristrutturazioni.
 

 

A denunciare la situazione di degrado è anche Legambiente, per tramite di Valerio Calabrese. Lo storico militante dell’associazione ambientalista spiega: «La situazione è così brutta che occorre una denuncia corale per far smuovere qualcosa - commenta - altrimenti è tutto inutile quello che facciamo». Nei giorni passati, proprio gli attivisti della sezione battipagliese di Legambiente avevano provveduto alla pulizia del litorale. Su circa 500 metri di spiaggia, oltre a diversi sacchi di immondizia, i volontari avevano raccolto anche 3.649 dischetti provenienti, con ogni probabilità, dal depuratore di Capaccio-Paestum.

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