È un fiume di cartelli quello che da questa mattina ha invaso l'area del Sele, del Tanagro, degli Alburni. I no in verde, messaggio semplice e chiaro è in ogni luogo, anche all'interno del museo archeologico di Buccino, simbolo di uno sviluppo scelto rispetto a quello imposto e non condiviso dell'industria pesante. Cartelli messi sui tantissimi pezzi esposti.
La manifestazione di questa mattina evidenzia la contrarietà popolare. Una sola voce corre in una ventina di Comuni, con i municipi che hanno invece esposto gli striscioni con la scritta «Fonderie?».
Sulla rete social con l'hastag #unavalledino si manifesta soprattutto la coscienza civica che invia un messaggio chiaro, al di là dei ricorsi al Consiglio di Stato, che definiranno l'ipotesi delocalizzazione a Buccino, della contrapposizione politica, di una huerra anche di nervi innestata da tempo. Ma oggi è il giorno dei cittadini e della protesta popolare organizzata in massa dall'associazione Occhio alla lontra.