Fusione Bcc, dopo lo scontro arriva il via libera della Bce

La banca europea valuta positivamente la nascita dell’istituto della Magna Grecia, ultimo round tra le due fazioni opposte: resta da ricevere l’approvazione dei soci

La sede di Banca 2021
La sede di Banca 2021
di Pasquale Sorrentino
Sabato 24 Giugno 2023, 07:00
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La Bce approva la fusione della Banca 2021 e della Bcc dei Comuni Cilentani e di Buccino. Il round decisivo si chiude a favore dell’operazione in attesa dell’approvazione dei soci, dopo uno scontro interno a Banca 2021 con due fronti che si sono «combattuti» a lungo sulla decisione. 

Da una parte la squadra di Pasquale Lucibello, presidente confermato da poco, dall’altra, Giuseppe Polito (e Franco Castiello), usciti sconfitti dall’elezione di circa un mese fa. Probabilmente proprio la scelta della fusione, voluta dalla compagine vincente, ha contribuito alla decisione dei soci. Infatti questo percorso era già cominciato da tempo con approcci con la Bcc guidata da Lucio Alfieri e con le prime azioni propedeutiche per arrivare alla fusione. Lungo questa strada, al netto delle diatribe interne a Banca 2021, fondamentale era, ed è, la decisione della Bce che ha cristallizzato la bontà del progetto. Il tutto, ovviamente, sotto l’occhio attento della capogruppo Iccrea. Proprio Iccrea ha informato i cda di Banca 2021 e Bcc di Buccino e dei Comuni Cilentani di aver ricevuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea al percorso aggregativo. La nascente banca, che si chiamerà Bcc della Magna Grecia, sarà operativa in Campania, Basilicata e Calabria, organizzata sulle provice di Salerno, Avellino, Potenza, Matera e Cosenza. La Bcc della Magna Grecia potrà contare su 300 collaboratori, 95mila clienti, attivi per quasi 2 miliardi di euro e un prodotto bancario lordo di 2,4 miliardi di euro. La raccolta diretta arriva a quasi 1,3 miliardi di euro, gli impieghi netti a clientela ammontano a 800 milioni di euro, oltre ad un significativo profilo di solidità patrimoniale, con il Cet1 al 19,61%. 

«L’autorizzazione della Bce rafforza la nostra convinzione che il progetto è valido e che consentirà la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità. Nelle prossime settimane ci sarà il momento del confronto e in autunno, con il consenso dei soci, nascerà la nuova banca» ha commentato Lucio Alfieri. «La decisione della Bce è la dimostrazione della bontà del progetto industriale. Con questa operazione miriamo a creare una realtà con maggiori livelli di efficacia ed efficienza, affinché funga da punto di riferimento nel territorio con la realizzazione di economie di scala e di scopo», ha aggiunto il presidente di Banca 2021, Pasquale Lucibello. «Ora sarà importante dare seguito al percorso avviato perché il gruppo Bcc Iccrea vuole consegnare al territorio una realtà bancaria solida e in grado di venire incontro alle esigenze delle comunità di riferimento con soluzioni in grado di servire efficacemente soci e clienti. Al termine del piano di aggregazione la futura Bcc sarà in grado di incrementare il servizio ai soci e clienti, mantenendo al contempo l’indispensabile presidio del territorio grazie alle strette sinergie che, già da tempo, le due Bcc hanno messo in campo», ha concluso Giuseppe Maino, presidente di Iccrea.

Occorre ricordare che tale gruppo è il quarto in Italia per attivi, il secondo per numero di sportelli e l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano: ha un attivo di 171, 5 miliardi di euro (al 31 marzo 2023), ed è costituito da 117 Bcc, presenti in oltre 1.700 comuni italiani con quasi 2.500 sportelli. Le Bcc del gruppo al 31 marzo hanno realizzato su tutto il territorio italiano 90 miliardi di euro di impieghi netti e una raccolta diretta da clientela pari a circa 129 miliardi di euro, contando oltre 5 milioni di clienti e circa 850mila soci.

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